Bisoli è già lo stakanovista del Brescia: ora punta quota 300

Li chiamano «stakanovisti» perché sono quelli che non mollano mai. Nemmeno un centimetro. Nemmeno un minuto. Quello che non ha ancora perso Dimitri Bisoli. Sono infatti soltanto 31 i giocatori di movimento delle 20 squadre di B che in queste prime quattro giornate sono rimasti sul terreno di gioco «full time» con il capitano delle rondinelle che, tanto per non cambiare (infortuni permettendo) abitudini, è tra quelli in lista.
Unico della rosa del Brescia (non consideriamo Lezzerini essendo un portiere, al pari di molti altri suoi colleghi fin qui sempre in campo), perché i soli due che gli si avvicinano sono l’altro stakanovista (l’anno scorso quarto assoluto in cadetteria con i suoi 3.174 minuti sull’erba) per antonomasia Dickmann - per il laterale destro, solo 6 minuti «persi» - e il bomber (strano definirlo così, ma i numeri parlano chiaro…) Adorni che di minuti in meno ne conta 19.
Pilastro
Un Bisoli al quale, breve parentesi con Clotet a parte, i vari allenatori non rinunciano praticamente mai: solo gli infortuni, come detto, hanno fatto sì che «Biso» non fosse schierato tra gli undici. Una sorta di imprescindibile, come è giusto che sia per chi porta quella fascia sul braccio e quei gradi se li è conquistati sul campo in un’età, 30 anni compiuti lo scorso 25 marzo, di piena maturazione calcistica che gli permettono ancora, alla grande, di essere protagonista.
E d’altronde, come lo stesso Maran ha dichiarato più volte, lui e gli altri 3-4 over trenta del gruppo sono un vero esempio per i più giovani, sia sotto l’aspetto dell’impegno e della professionalità sia della mera esperienza. Perché se Dimitri sta bene, gioca e basta. Indipendentemente dal modulo, sapendosi adattare all’occorrenza a ricoprirne anche diversi dal suo, qualità tattica ma anche sinonimo d’intelligenza calcistica.
La scalata

E i minuti in campo, soprattutto in questa stagione, sono bivalenti per il 25 biancazzurro. La stagione in corso, rappresenta difatti anche la più che possibile scalata alle presenze «all time» con la maglia del Brescia. Come scrivevamo qualche settimana fa, per Bisoli quota 300 con questi colori addosso è il traguardo nel mirino: mancano solo 13 gettoni per tagliare quel nastro e scavalcare, in un colpo solo, due icone bresciane come Gigi Cagni e Marco Zambelli; altre 9 partite e anche un altro pilastro indigeno come Antonio Filippini passerebbe alle sue spalle, facendo diventare Bisoli il quarto di sempre con più presenze ad aver vestito la casacca della Leonessa.
Un traguardo personale di prestigio, ma anche di vero orgoglio per chi quella brescianità l’ha sempre sentita dentro. Per uno stakanovista che non molla mai. Nemmeno un centimetro. Nemmeno un minuto.
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