Eccellenza: illusione Vobarno poi il Lumezzane fa la capolista

Venturelli-gol, raddoppio sfiorato, ma la ripresa è tutta rossoblù. Peli pareggia, poi vola l’Airone
La maglia consegnata da Caracciolo ai genitori di Dennis Guerra e allo zio Ivan
La maglia consegnata da Caracciolo ai genitori di Dennis Guerra e allo zio Ivan
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Al Saleri va sempre più di moda la lettera D. La intonano a gran voce i sostenitori del Lumezzane nel giorno in cui la squadra di Franzini infila l’undicesima vittoria consecutiva nel recupero con il Vobarno ed allunga a 13 punti il vantaggio sul Prevalle, secondo. Anche stavolta gli avversari della capolista hanno provato a metterla in difficoltà, ma alla lunga la maggior qualità tecnica è emersa straripante e la vittoria di misura non rispecchia appieno la differenza di valori, tanto che il portiere Tognazzi è risultato il migliore dei suoi. Ciò non toglie che la squadra di Guerra sia uscita con gli onori delle armi dopo aver avuto anche la grande chance del 2-0 dopo appena un quarto d’ora.

Sì, perché l’avvio dei rossoblù è stato quasi la fotocopia della gara di domenica con il Rovato. Muscoli e testa che faticano ad entrare in azione e squadra avversaria che prende subito coraggio. Così, al 3’, ecco il vantaggio valsabbino: Venturelli può calciare indisturbato dal limite e lo fa anche molto bene, scagliando un proiettile nell’angolino basso. La carburazione lenta del Lumezzane favorisce le ripartenze del Vobarno, che rischiano di far molto male. Al 14’ il raddoppio sembra cosa fatta, ma il missile ravvicinato di Martinazzoli colpisce la parte inferiore della traversa e poi rimbalza in campo. Il Lumezzane capisce che non è proprio il caso di scherzare.

Così, dopo una mezz’ora difficoltosa, i rossoblù prendono campo e si fanno sempre più minacciosi fino ad arrivare al 46’ ad un pareggio che però svanisce subito quando l’assistente segnala la posizione irregolare di Dadson sul pregevole assist di Caracciolo. Se di fuorigioco si tratta, è davvero millimetrico. La forza di questi tempi del Lumezzane è di saper reagire senza vittimismo alle avversità. E nella ripresa entra in campo una squadra decisa a imporre la sua legge. Pesce illumina, Minotti e Tognoni entrano subito in partita, l’esplosività e la concretezza di Peli si fanno sentire. Non passano nemmeno 45” ed il pari è servito. Pesce innesca proprio Peli che da centro area batte Tognazzi con un diagonale chirurgico. Il Vobarno accusa il colpo e all’8’, in mischia, dopo una conclusione di Peli respinta, l’aggancio su Torelli costa ai valsabbini il rigore che Caracciolo trasforma in modo impeccabile. Il Lumezzane si permetterà poi il lusso di colpire un palo clamoroso ancora con Peli e di sprecare altre occasioni per il tris, prima del bel finale del Vobarno, che però non produce esito. Ai valsabbini, ora a meno 16 dalla vetta, non resta che sperare nei play off.

«Sono stato costretto a cambiare diverse pedine - afferma Franzini - e un po’ l’abbiamo pagato. Nella ripresa ho rivisto la squadra delle ultime uscite». «Peccato non essere andati sul 2-0 - commenta Ivan Guerra -, forse la partita sarebbe andata in modo diverso». Prima della gara, un gesto speciale proprio per il tecnico del Vobarno Guerra, che ha perso il nipote Dennis nel tragico incidente di Rezzato, e per i genitori del ragazzo, presenti sul campo: il dono di una maglia del Lume, firmata da tutti i giocatori.

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