Eccellenza, il Lumezzane vuole la serie D e la stagione perfetta

Due gli obiettivi: il veloce riscontro dell’aritmetica ed almeno il primato della miglior media punti
Giosa. Il difensore è tornato in rossoblù per riprendersi la C
Giosa. Il difensore è tornato in rossoblù per riprendersi la C
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Ora che il campionato lo ha praticamente vinto (inutile toccare ferro, solo un cataclisma sportivo potrebbe togliere al Lumezzane un meritatissimo primo posto in Eccellenza), la squadra di Arnaldo Franzini insegue altri due traguardi: in primis l’aritmetica promozione in D, che con 15 punti di margine sulla seconda non dovrebbe tardare molto; in secondo luogo la storia, che invece potrebbe tenere sulla corda i rossoblù fino alla fine.

L'Eccellenza è l’ultima nata delle categorie dilettantistiche, sorta nel 1991/’92. Da allora nei gironi lombardi (che sono sempre stati tre) solo sei squadre hanno superato quota 80. Vincendo tutte le 11 sfide che oggi mancano alla fine, il Lumezzane arriverebbe a 84. C’è però da dire che i 51 punti attuali dei rossoblù sono 54 sul campo, ma pesa il ko a tavolino con il Vobarno. Un risultato che è tuttora sub iudice, dato che i valgobbini hanno fatto ricorso. Se il Lume ritrovasse quei 3 punti, potrebbe ancora superare il record di media punti del Varese 2015/’16, 2,80 a partita con 27 vittorie e 3 pareggi, senza ko, nel girone A. Viceversa potrebbe soltanto eguagliarlo, vincendo sempre fino alla fine. Irraggiungibile invece la Giana Erminio, che ha chiuso a 88 punti il girone B 2012/’13 avendo disputato però 34 partite e non solo 30. 

«Il record? Non ci stiamo pensando - spiega Antonio Giosa, difensore del Lumezzane a segno mercoledì in casa del Ciliverghe - e non per scaramanzia. Semplicemente siamo concentrati sul campionato, vogliamo chiudere i giochi alla svelta e fare quello che abbiamo fatto sinora, provare a vincerle tutte. Non ci siamo riusciti solo col Rovato, per un po’ di sfortuna, ma credo che la nostra società si meriti di festeggiare il primo possibile, anche per cancellare la delusione dello scorso torneo». Il ko a tavolino col Vobarno come viene vissuto? «Premesso che della questione se ne occupa la dirigenza, credo che non abbia senso perdere 3 punti per un errore burocratico, uno scambio di persona che non ci ha dato alcun vantaggio. Noi ci sentiamo 54 punti sul campo, speriamo che presto possa dirlo anche la classifica. Siamo fiduciosi». Come è stato per Giosa scendere in Eccellenza dalla serie C a Catania? «Non mi è pesato per tre motivi: a Brescia ho la mia famiglia; a Lumezzane sono già stato e ho giocato da professionista e sempre a Lumezzane voglio tornare proprio tra i pro, perché il progetto è quello».

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