Desenzano Calvina e Breno, i recuperi per ritrovare il sorriso

I gardesani ricevono le visita degli orobici del Caravaggio, i camuni vanno invece sul campo del Villa Valle
Giani del Desenzano Calvina - Foto Ufficio Stampa Desenzano Calvina
Giani del Desenzano Calvina - Foto Ufficio Stampa Desenzano Calvina
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L’attesa cresce: al Tre Stelle s’insegue la vittoria. Un obiettivo che il Desenzano Calvina non centra da oltre un mese: il 4-2 interno sul Ponte San Pietro del 16 febbraio è un lontanissimo ricordo. 

Così oggi, come nelle precedenti 5 uscite( 2 pareggi e 3 ko di cui l’ultimo con il nuovo allenatore Soave in panchina), alle 14.30 si cerca il successo contro il Caravaggio (diretta sui canali social del club per il recupero della prima di ritorno, rinviata a gennaio a causa di alcuni casi Covid). Scendere in campo con la testa più libera, senza preoccuparsi di cosa combinano le dirette concorrenti, per i biancazzurri potrebbe rivelarsi un aiuto per tornare in zona play off.

Bisogna risollevare il morale dopo il ko di domenica scorsa con il Crema, anche per prepararsi al meglio al prossimo impegno con il derby di sabato a Breno. La sana voglia di rivalsa dovrebbe sgorgare nelle vene di capitan Giani e soci, battuti all’andata dai bergamaschi per 3-2 in modo beffardo all’esordio stagionale. Insomma, gli ingredienti per andare a caccia dei tre punti ci sono.

Il tecnico Cristian Soave è fiducioso: «I ragazzi hanno lavorato bene: ci stiamo conoscendo sempre più e, sebbene non sia facile arrivare a campionato così inoltrato e con tante partite ravvicinate, sto portando poco alla volta le mie idee cercando di tenere unito lo spogliatoio, anche lontano da allenamenti e partite. Penso che il tutto possa poi solo giovare nei 90 minuti. Con il Caravaggio, non deve prevalere la foga: lavoriamo di testa e prestiamo attenzione a una squadra a cui piace chiudersi e ripartire. Si prosegue con il 4-3-1-2 con fiducia a Turlini e Marangon dall’inizio, ma senza Ricozzi (sostituito da Zaccariello) Carta, Munaretto e Perotta.

Qui Breno

Tornare in pari: non soltanto per cancellare finalmente gli asterischi in classifica, che non hanno mai consentito una lettura della graduatoria approfondita; ma anche per riportarsi a -5, dunque sulla linea d’agguato, rispetto alla zona play off. Vincere o vincere, senza grandi alternative per il Breno di scena contro un Villa Valle comunque rognoso. 

«Non mi aspetto una gara diversa rispetto a quella con la Casatese - spiega il tecnico dei granata Mario Tacchinardi - perché il campo sarà stretto e dunque occorrerà massima concentrazione sui rimpalli, sulle seconde palle, su determinate situazioni che possono diventare molto pericolose. Al contempo, dovremo sapere sfruttare questo tipo di gioco, magari non pulitissimo e che non amiamo particolarmente, girandolo a nostro vantaggio. Stiamo attenti perché loro con Mangone in panchina si sono rilanciati: saranno pericolosi». 

Tacchinardi ha un piano partita chiaro in testa: «Sono molto fisici, giocano un 3-5-2 compatto e ordinato, mirano a non scoprirsi e poi ripartono, sfruttando molto i loro due attaccanti che sono alti 1,90. Per questo credo partiremo con una squadra di quantità, inserendo magari dopo l’ora di gioco la qualità che può darci il cambio di passo. Non sarà una partita da risolvere in poco tempo, servirà la giusta pazienza, ma prima di tutto servirà pareggiarla sul piano dell’intensità».

Da qui la decisione di una difesa con Perez adattato a terzino e di una mediana muscolare con Mondini e Nolaschi e supporto del registra Sampietro. Mancherà bomber Mauri, mentre Triglia partirà dalla panchina con la certezza però di subentrare in corso d’opera. Per il Breno la parola d’ordine è vincere, come detto, anche per dimenticare i cinque ko di fila in trasferta.

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