Desenzano Calvina avanti piano: non bastano neppure due rigori

In casa del Villa Valle penultimo il bis di Ferrari apre e chiude un’altra prestazione deludente
Uno dei due rigori trasformati dall’attaccante Nicola Ferrari - Foto Ufficio Stampa Desenzano Calvina
Uno dei due rigori trasformati dall’attaccante Nicola Ferrari - Foto Ufficio Stampa Desenzano Calvina
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Un’ulteriore sbandata sul percorso del Desenzano Calvina: con una gara ancora in arretrato, il 2-2 di ieri con il Villa Valle è utile solo per rientrare in zona play off al quarto posto, tuttavia non serve una semplice «X» a raddrizzare moralmente una strada diventata parecchio dissestata. Come un ko.

Così, con l’unico punto racimolato nelle ultime tre uscite, il recupero della terza giornata di ritorno è da considerarsi quasi come una sconfitta. Di fronte a quello che era il fanalino di coda (in coabitazione con il Leon), solo un risultato era infatti accettabile: la vittoria. E questa non è arrivata, tanto per i meriti del 3-5-2 dei bergamaschi, quanto per i demeriti degli ospiti. Da un lato, gli uomini di Mangone hanno oggettivamente pescato due «jolly» da fuori area per andare a segno con Martini e Maritato, ma hanno anche creato in diverse circostanze i presupposti per muovere il parziale.

Al contrario, gli uomini di Florindo - le cui voci di esonero si susseguono già dal ko di domenica con la Castellanzese, senza trovare comunque conferma nella dirigenza, probabilmente in attesa di un summit con il presidente Marai, impegnato all’estero - sono apparsi poco pimpanti. E soltanto la doppietta siglata dal dischetto da Nicola Ferrari - la prima in stagione, dopo un periodo infinito tra infermeria, panchina e tribuna - ha evitato la terza débàcle di fila.

Nel dettaglio, beneficiando dei falli ravvisati dall’arbitro su Perotta (colpito da Fattori) e Aliu (strattonato da Bertocchi), le sue esecuzioni dagli 11 metri hanno permesso ai biancazzurri di mettere a referto reti importanti, aprendo le marcature al 21’ del primo tempo e sancendo la parità al 19’ della ripresa. Per il resto, luci e ombre.

La cronaca

Nella prima mezz’ora, la gara sembrava decisa: zero rischi per capitan Giani e soci. Sul fronte opposto con Gerevini in avvio e al 7’ con Campagna (schierato largo a destra al posto di Spini nel 4-4-2), Cavalieri se l’è vista brutta. A seguire, dopo il primo rigore di Ferrari, gli insistenti cross dalla mancina di Perotta e Ferrara a cercare le torri non hanno però prodotto frutti. Di conseguenza, la squadra si è limitata ad buona gestione del possesso palla. Almeno sino a quando Seck e Maritato sono saliti in cattedra al 42’, costringendo Sellitto a parate decisive. Al rientro dalla pausa, Campagna ha l’immediata occasione per raddoppiare, ma il suo diagonale finisce out.

E da qui prende vita il monologo dei locali, bravi (e fortunati) a pescare due super gol in pochi giri di lancette, ribaltando la contesa. L’equilibrio torna con il successivo rigore di Ferrari, ma dopo gli orobici sono andati vicini al tris con Colferai (24’), Seck (26’) e Martini (35’), mentre i quotati biancazzurri - pur con gli innesti di Franzoni e Pinardi - provano ad allontanare i pericoli alla «viva il parroco». No, così non va: ci vuole altro per vincere.

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