Confalonieri con una rovesciata riapre la stagione del Breno: il video

Prendersi la copertina, il titolo, quando il romanzo narra di un 4-0 debordante dopo tante settimane di secca, non è impresa da poco: occorre una giocata, un’impresa eccezionale. Quella che Luca Confalonieri ha confezionato, per il gol del 3-0, al 18’ del secondo tempo di Breno-Caronnese, su cross da destra di Boafo.
«La rovesciata forse non è la specialità della casa - spiega l’attaccante classe 1993 - ma è un gesto tecnico che mi piace molto provare, in partita così come in allenamento: certo, deve andarti tutto bene, perché se colpisci il pallone in modo non pulito, rischi di spedirlo su Marte. Invece è andata benissimo, però senza falsa modestia posso dire che non è il mio gol più bello. Quello l’ho segnato, sempre in rovesciata, su azione da calcio d’angolo, con la maglia dell’AlbinoGandino».
Novità
È arrivata la prima vittoria al decimo tentativo, ma sarebbe eccessivo parlare di lode per questo Breno. «Sappiamo di essere ancora molto al di sotto delle nostre stesse aspettative, ma il fatto di avere vinto in questa maniera ci dà tanta carica e il giusto morale. Prima della gara eravamo molto tesi, sapevamo di giocarci tutto e lo stesso tecnico Soave ha detto chiaramente che dovevamo vincere ad ogni costo, anche con una prestazione non eccezionale. Invece è uscito fuori tutto: gol, gioco, porta inviolata e pure sorpasso sull’ultimo posto. Ma guai a pensare di avere sistemato tutto: ad oggi saremmo ancora retrocessi, dunque siamo solo all’inizio di una rincorsa e lo sappiamo bene».
Alle porte
Domenica c’è il Lumezzane al «Saleri»: era meglio sfidare un’avversaria più abbordabile? «Io la penso diversamente: se avessimo giocato un altro scontro diretto, forse inconsciamente, avremmo pensato di essere forti, grazie all’ultimo 4-0, e dunque di poter dare continuità con facilità al nostro percorso. Giocando invece in casa della prima, e secondo me della più forte del girone, sappiamo in partenza che sarà durissima e dunque le motivazioni e soprattutto la concentrazione, che a tratti è stata il nostro punto debole, verranno da sé».
Domenica hanno segnato, oltre a Confalonieri con la sua doppietta, pure Righetti e Pelamatti. Mettiamoci Nappello che è l’uomo di maggiore qualità e che non resterà in panchina a lungo e pure Triglia che tra poco rientrerà dall’infortunio. La concorrenza là davantisicuramente non manca in granata.
Reparto
«Dato che sono state dieci partite dure e con poche soddisfazioni - spiega Confalonieri - è normale che Soave abbia cambiato spesso, cercando una soluzione, un’idea, uno spunto. Non sempre ci è andata bene, ma sono convinto che adesso miglioreranno i vari meccanismi. Prendete il mio gol: sullo 0-0 probabilmente non ci avrei provato, quando le cose vanno bene, invece puoi anche rischiare la giocata. Diciamo che per nove partite e mezza il pallone scottava e così dialogare, anche tra compagni di reparto, era molto più complesso. Adesso si aprono nuove prospettive. Vincere aiuta a vincere, ma anche a trovarsi in campo».
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