Collebeato, Roè, Bassa: se il salto in Seconda profuma di riscatto

Prima gioia in carriera per Moretti e Gasparotti: «Bravi a costruire e poi a saper soffrire nel finale»
Collebeato, obiettivo centrato - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Collebeato, obiettivo centrato - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Tutto torna. Come una forma di riscatto, come la volontà di dimostrarsi più forti, come il rispetto delle gerarchie. Tre modi diversi di dire promozione, o meglio ripescaggio, in Seconda. Domenica hanno esultato Collebeato e Bassa Bresciana vincendo la finale in trasferta e il Roè Volciano pareggiando in casa.

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«Avevamo chiuso male il girone di ritorno, perdendo con l’ultima e pareggiando con la penultima - spiega Stefano Moretti del Collebeato, al suo primo play off vinto, che rappresenta il riscatto -. Ma il momento decisivo è stato con le tre settimane di stop tra fine campionato e inizio play off: abbiamo resettato tutto a livello mentale e ci siamo ritrovati. In finale con la Pavoniana, che in casa aveva perso soltanto una volta, siamo stati molto bravi a costruire il successo nel primo tempo. Poi abbiamo sofferto. E qui io ci vedo una sorta di restituzione della sorte: cinque anni fa col Botticino ci bastava un pareggio e uscimmo al 96’ per un gol di mano degli avversari. Domenica stava per succedere la stessa cosa: per fortuna il guardalinee ha visto e fermato l’azione. E stavolta abbiamo festeggiato noi». 

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Bassa Brescia, gioia incontenibile per la promozione - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Bassa Brescia, gioia incontenibile per la promozione - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

Carlo Danieli, tecnico della Bassa Bresciana ed eroe dei tre mondi (in post season aveva già vinto a Mantova sponda Acquanegra e a Cremona sponda Piadena), ai play off ha chiesto invece ai suoi di dimostrare che la promozione poteva arrivare anche col primo posto. «A fine andata, dopo quattro ko di fila - spiega - ho detto ai miei che al ritorno avremmo potuto rimontare vincendole tutte. Ci siamo andati vicini: 9 vittorie, un pareggio e un ko, contro l’Atletico Borgosatollo, peraltro, nostro sfidante in finale. Per questo sentivamo molto questa partita ed eravamo convinti di fare bene. Anche per rispondere alla sfortuna: non ho mai visto quattro infortuni da trauma - e parlo di legamenti crociati - in un solo torneo. A noi è successo, senza dimenticare vari strappi. Siamo arrivati con la rosa contata, ma ci abbiamo messo tanta voglia. Devo essere onesto: il rigore che ci ha dato il 2-1 non mi è parso solare, però in stagione spesso abbiamo pagato incertezze arbitrali».

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Roé Volciano, esultanza per la promozione in Seconda categoria - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Roé Volciano, esultanza per la promozione in Seconda categoria - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

L’unica squadra che ha fatto fruttare il fattore campo è stato il Roè Volciano. Ma che fatica nel 2-2 contro il Deportivo Fornaci, come ammette Fabiano Gasparotti, al suo primo successo al quarto anno tra i Senior. «Ho fatto i complimenti ai nostri avversari perché ci hanno fatto soffrire, giocando 25 minuti di gran carriera in doppia inferiorità numerica. Noi abbiamo pagato un po’ dal punto di vista mentale un bel primo tempo. Sembra paradossale, ma abbiamo avuto paura di vincere. Però siamo in Seconda con merito, perché a detta di tutti siamo la squadra che ha dimostrato di essere la più forte col Serle. Avendo tanti giovani in rosa, la tensione si è fatta sentire: ma credo che il salto di categoria, al di là di una certa titubanza negli ultimi minuti, sia meritato per quanto abbiamo fatto nel corso della stagione».

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