Botta e risposta: il Breno rosicchia così un punto sui play off

La Castellanzese scappa ma il Breno la riprende con Tanghetti dopo 60’’: è -3 dalla quinta posizione
La festa per l’immediato pari: Daniele Tanghetti festeggia con Triglia dopo l’1-1 alla Castellanzese - Foto tratta dalla pagina Facebook dell'Us Breno
La festa per l’immediato pari: Daniele Tanghetti festeggia con Triglia dopo l’1-1 alla Castellanzese - Foto tratta dalla pagina Facebook dell'Us Breno
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Se per tre partite in difesa il Breno si è aggrappato alla regola degli «zero errori», stavolta ha saputo cambiare di poco la regola da seguire, che è divenuta «imparare dagli errori». E farlo in fretta. Prima che la gara con la Castellanzese (1-1 il finale) scivolasse via con la prima rete subita da quella di Villa d’Almè, infatti, Tanghetti ha ripreso il pareggio appena dopo che la sfera era stata rimessa al centro e a quel punto sono stati i camuni ad andare più vicini al successo in trasferta.

Corretto

Un brutto pareggio? No, affatto, perché è vero che la squadra di Tacchinardi perde una posizione in classifica, staccata dalla Virtus Ciserano, ma intanto i punti dal quinto posto da 4 diventano 3 e alle spalle c’è una delle trasferte più insidiose del lotto, perché disputata in casa di una delle squadre più in forma, che contro le big concede spesso il minimo sindacale. È altrettanto vero che, se proprio doveva pensare a un match nel quale tirare il fiato (a livello di risultato, non certo di impegno), quello di Castellanza era l’incontro ideale: adesso con Leon, Real Calepina e Sona andrebbero spremuti 9 punti. E poi si potrà fare di conto.

Buona prova da centrale difensivo per il giovane Luca Nolaschi - Foto tratta dalla pagina Facebook dell'Us Breno
Buona prova da centrale difensivo per il giovane Luca Nolaschi - Foto tratta dalla pagina Facebook dell'Us Breno

Intanto il pari non si butta via, anche perché il Breno parte in salita ancora prima di iniziare: Tagliani viene precettato, nonostante la febbre, per la panchina, perché Brancato si fa male al quadricipite nel riscaldamento e al centro della difesa scala Nolaschi assieme a Perez. Il Breno non ne risente, anche perché c’è tempo per acclimatarsi col match: Alushaj devia in angolo un cross pericoloso di Pelamatti, Colombo risponde, ma spizza alto di testa. Gli spazi sono intasati, ma da fuori si può sbocciare: Melchiori su piazzato non trova la porta, Mondini in controbalzo pesca invece Cincilla. Tra difese al top per atteggiamento (la Castellanzese) o stato di forma (il Breno) le occasioni vanno appuntate accontentandosi del poco che passa il convento. Perez mura Ferrandino al 17’, che poi spara alto al 28’.

I gol

Quello che accade tra il 39’ e il 40’ del primo tempo è una parentesi di entusiasmo in un’ora e mezza di calma (quasi) piatta. Uno scossone che passa dalla mancata presa di Serio su punizione di Colombo, che regala il corner del vantaggio (sfruttato da Mazzola di testa) ai locali. Si riparte, Melchiori lancia subito Triglia e Mazzola, distratto dai festeggiamenti, si perde sotto porta Tanghetti, che sempre con la zucca fa 1-1.

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La ripresa è simile al primo tempo: occasioni poche e non così importanti, come i tentativi di Wojdyla e Melchiori, respinti dalla difesa. Pure qui però c’è l’eccezione, firmata ancora da Tanghetti, che al 12’ dipinge l’unico vero rimpianto camuno: la sua punizione dal limite incoccia sul palo lungo a Cincilla battuto.

Nel finale c’è un po’ più Breno, ma non abbastanza da giustificare il blitz: perché se Colombo in ripartenza spara a salve l’ultima occasione (si fa per dire) locale, Mondini dal limite al 26’ e Gasperoni in girata al 45’ mancano di killer instinct. Ma l’1-1 non è né scomodo né ingiusto. E lascia aperte tutte le porte.

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