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Caffi: «La Mercedes è la vettura più forte, F1 ai suoi piedi»

Le prove del Gp del Bahrein aprono la stagione iridata Il pilota di Rovato: «Hamilton resta il favorito»
Hamilton lo scorso anno ha vinto il settimo titolo mondiale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Hamilton lo scorso anno ha vinto il settimo titolo mondiale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Come tutti, spero che il Campionato mondiale di Formula 1 che parte nel fine settimana con il Gran premio del Bahrain sia molto più spettacolare, avvincente ed emozionante di quello dello scorso anno. Anche se poi, a ben vedere, basterebbe che la Mercedes non fosse così avanti alle altre: non ci fosse stata lei, anche l’ultimo campionato mondiale sarebbe stato emozionante...». Alex Caffi è un pezzo di storia non solo dell’automobilismo bresciano, ma anche italiano. Ha corso con ogni tipo di vettura ed ancora oggi si cimenta anche nelle gare in salita oppure con le Formula 1 storiche (quest’anno correrà l’Historic Gp di Monte Carlo con una Ferrari), ed a lui abbiamo chiesto di fare le carte al mondiale F1 2021.

Protagonista. «Purtroppo il numero uno non è un pilota, bensì un team. La Mercedes. Se riuscirà a replicare quello che ha fatto nelle ultime stagioni, possiamo anche non metterci davanti al televisore perché sappiamo già chi sarà il prossimo campione del mondo: Lewis Hamilton». Sicuro? «La Red Bull di Verstappen, l’avversario numero uno di Lewis, e l’Alpha Tauri hanno lavorato bene, per quel che si è potuto vedere nei test premondiale, anche se dai risultati di queste prove si capisce sempre meno. Solo i team, e solamente per quel che li riguarda, sanno davvero a che punto si trovano, perché le variabili elettroniche oramai sono così tante che solo in gara si può davvero capire quel è la vettura migliore». Non il pilota? «La dimostrazione di quanto conti maggiormente la vettura l’abbiamo avuta nello scorso campionato, quando Hamilton è stato bloccato dal Covid e non ha potuto gareggiare. Il suo posto lo ha preso Russell ed abbiamo visto che gara ha fatto con la Mercedes».

Alex Caffi, ex pilota di F1 bresciano, accanto a Jacques Villeneuve, campione del mondo F1 nel 1997 e figlio di Gilles Villeneuve - © www.giornaledibrescia.it
Alex Caffi, ex pilota di F1 bresciano, accanto a Jacques Villeneuve, campione del mondo F1 nel 1997 e figlio di Gilles Villeneuve - © www.giornaledibrescia.it

Avversari. Dietro la Freccia d’argento (Hamilton e Bottas) chi c’è secondo Alex Caffi? «Red Bull ed Alpha Tauri, che hanno compiuto un grande passo in avanti grazie al progresso del motore Honda. Dell’Alpha Tauri (la ex Toro Rosso) mi ha poi impressionato il giovane pilota giapponese Yuki Tsunoda, che ha davvero fatto vedere grandi cose. Un occhio di riguardo lo merita». In pista anche Mick Schumacher, che all’esordio in Formula 1 sarà al volante di una Haas. «Intanto c’è da stare attenti al suo compagno di squadra, il russo Nikita Mazepin, uno che ha le spalle economicamente protette, ha dimostrato di non avere paura di nulla ed è stato quasi sempre davanti a Mick. Il quale non è (ancora? vedremo, andiamoci piano...) al livello del padre ed avrà tanta pressione addosso».

La Rossa. Conclusione parlando della Ferrari. Il cruccio dei tifosi italiani, in massima parte supporter della Scuderia. «La gestione di Maranello non è facile, da sempre. Ha fatto bene con Todt, Ross Brown e Schumi, oppure quando c’era una sola figura al comando. Come Marchionne oppure Montezemolo. E negli ultimi anni ha anche commesso qualche errore. Uno, pesantissimo, l’aver perso l’ingegner Aldo Costa, passato (guarda caso) alla Mercedes. È un po’ come se un campione come Cristiano Ronaldo andasse dalla Juventus all’Inter. Nel caso di Costa, il danno per la Ferrari è stato doppio: ha perso un big ed ha rafforzato la concorrenza». Impensabile, quindi, vedere la Ferrari davanti a tutti? «In questo momento non è all’altezza della Mercedes, come non lo è davvero nessuno. Io spero che la Rossa possa essere competitiva e possa pian piano riuscire a colmare il gap con gli altri team. Ed in questo momento vedo meglio Sainz di Leclerc. Il pilota spagnolo non ha ancora vinto nulla, è affamato e ha grande qualità per diventare un campionato. Darà filo da torcere al campione di Monte Carlo, compagno di scuderia, ma avversario in pista». Sarà ancora Hamilton, quindi, il campione del mondo? «Salvo scossoni, lo sarà la Mercedes. Quasi certamente quella del pilota britannico. Anche se l’elettronica non può certo azzerare l’imprevedibilità, per quanto in certe gara ora basta fare al meglio le qualifiche e la partenza e poi basta saper gestire la gara per arrivare primi al traguardo».

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