Brescia, verso il ritorno della linea a 4 e dubbi in attacco

Testa solo al Parma, con ritrovato entusiasmo. Così è passata la seduta di ieri nel limpido, ma freddo, pomeriggio di Torbole dopo i musi lunghi che nella ripresa del giorno precedente avevano accompagnato il lavoro. Musi lunghi e morale in ribasso figli dello scoramento che la sconfitta col Pisa aveva portato fin dentro il centro sportivo biancoblu, ma che l'allenamento dell'antivigilia ha definitivamente archiviato, convogliando tutte le energie alla sfida di domani (ore 18) al Tardini.

Più che probabile che Pippo Inzaghi torni, tatticamente parlando, alle certezze del pre Pisa rischierando, almeno dal primo minuto, una linea difensiva disposta a quattro davanti a Jesse Joronen. Questo comporterebbe il «reintegro» di Ales Mateju sulla destra e l'arretramento di Pajac sulla mancina con due centrali, Mangraviti e Chancellor, a giocarsi la maglia per affiancare Cistana. La mediana non dovrebbe presentare sorprese con capitan Bisoli e Bertagnoli ai fianchi di Van de Looi.

Possibili varianti nel trio d'attacco rispetto all'ultimo undici visto con i toscani, anche per il poco tempo di recupero a disposizione: Tramoni e Ayé si contendono una delle due maglie da sottopunta per un possibile avvicendamento a Palacio che nella sessione di ieri ha seguito un programma di gestione, riscaldandosi con la squadra ma non partecipando poi alle partitelle tattiche e alle successive esercitazioni.

L'altra maglia dovrebbe restare sulle spalle di Léris che, tornando a giostrare più alto sulla destra, avrebbe meno campo da coprire, o per lo meno non fino ai limiti dell’area del Brescia. Bajic e Moreo sono i protagonisti dell'ultimo ballottaggio per partire dal primo minuto come punta centrale. Sempre in differnziato Ndoj e Labojko. Questo pomeriggio la rifinitura che anticiperà la partenza per il ritiro in Emilia Romagna.

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