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Brescia torna capitale del green: gli Open d’Italia a Pozzolengo

Al Chervò San Vigilio dal 22 al 25 ottobre si terrà la 77ª edizione del torneo, due anni dopo Soiano
L'Open d'Italia a Soiano del Lago nel 2018 - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'Open d'Italia a Soiano del Lago nel 2018 - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Sarà il bresciano Chervò golf San Vigilio di Pozzolengo ad ospitare, dal 22 al 25 ottobre, la 77ª edizione dell’Open d’Italia di golf. Nel 2018. La pallina d’oro rotola, di nuovo, tra le sponde benacensi e il magnifico entroterra morenico a due anni dalla stessa competizione golfistica che era stata disputata al Gardagolf di Soiano con 35.000 spettatori complessivi.

Dalla terra del Groppello a quella del Lugana, riconoscimento a panorami sportivi in continuità, unici sotto il profilo della cornice, degli impianti e dell’elevato stand organizzativo e di accoglienza. «Siamo immensamente orgogliosi di aver riportato l’Open d’Italia in terra bresciana. È frutto dell’incredibile lavoro del mio team», dice il presidente del club gardesano, Pietro Apicella.

I bresciani, nonostante i mesi neri del Covid, vincono nel campo dell’allestimento. «Sono stati loro, la Federazione e gli organizzatori dell’Open, a cercarci - prosegue presidente Apicella -. La loro richiesta passava attraverso la necessità, parallela al campo, di un resort all’altezza di ospitare una manifestazione di tale portata».

La scelta legittima il Chervò San Vigilio a fregiarsi di un titolo esclusivo, a riconoscimento dell’intenso lavoro che il giovane gruppo guidato da Apicella ha saputo svolgere in un periodo relativamente breve.

Pozzolengo diverrà una tappa fondamentale verso la Ryder Cup del 2023, la prestigiosa sfida tra Europa e Usa in programma a Roma sul percorso del Marco Simone Golf&Country club. La comunicazione è giunta al termine del rinnovo delle cariche elettive dell’assemblea nazionale della Fig, che ha rieletto Franco Chimenti alla guida della federgolf.

«Essere confermato - commenta Franco Chimenti, che è anche vicepresidente del Coni - è motivo di orgoglio e soddisfazione soprattutto perché dimostra la volontà dell’elettorato che l’organizzazione della Ryder Cup spetti a chi ha fortemente inseguito, voluto e raggiunto questo prestigioso obiettivo. E sono felice di annunciare la disputa del 77° Open d’Italia al Chervò. Nonostante le difficoltà relative all’emergenza sanitaria, abbiamo profuso tutti gli sforzi possibili per dar vita anche quest’anno a un torneo di tradizione». 

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