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Brescia, Perugia è campo tabù ma Inzaghi al Curi sa come si fa

Per le rondinelle in 21 gare solo tre vittorie, tutte in B SuperPippo da tecnico è imbattuto in casa umbra
Filippo Inzaghi © www.giornaledibrescia.it
Filippo Inzaghi © www.giornaledibrescia.it
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Dopo essere riusciti ad espugnare uno dei campi storicamente più ostici, il Del Duca di Ascoli, ora per il Brescia dopo la sosta per le nazionali si para di fronte un altro degli stadi assolutamente tabù: il Renato Curi di Perugia.

Dei 21 precedenti giocati in Umbria, infatti, le rondinelle ne hanno vinti solo tre (tutti in B: 1-0 nel 1981/82 e nel 1985/86, e 2-0 nella stagione dell’ultima promozione, nel 2018/2019); poi 7 pareggi e 11 ko. L’ultimo confronto col Grifone perugino risale al 18 agosto 2019 in Coppa Italia, quando il Brescia andò in vantaggio con Donnarumma, salvo poi farsi rimontare prima da Melchiorri al 90’ e poi sorpassare da Buonaiuto nel primo tempo supplementare.

È un campo letteralmente stregato, ma adesso nella nuova equazione che sarà scritta sul terreno verde del Curi è stato inserito un nuovo termine, un fattore dal peso specifico non indifferente, quello rappresentato da Filippo Inzaghi. Che da allenatore in due circostanze ha fatto visita ai biancorossi umbri e in entrambe le occasioni ha portato a casa dei punti. Si potrebbe, se vogliamo, anche considerarla una piccola rivincita che l’ex bomber si sta prendendo per quello che da giocatore quello stadio gli ha tolto: impossibile dimenticare il diluvio del 14 maggio 2000 quando con la maglia della Juventus perse incredibilmente lo scudetto all’ultima giornata per il gol di Calori.

E per lui in casa del Perugia anche tre reti: col Piacenza (che poi vinse il campionato) in B la marcatura dell’1-1 all’87’; con l’Atalanta in A il gol della bandiera in una sconfitta per 3-1 e l’1-0 con la maglia della Juventus nel gennaio 2001.

Ma tornando all’Inzaghi di oggi, l’allenatore che sta inanellando promozioni, a Perugia ha dimostrato che sa come si fa: nel 2018 col suo Venezia rese visita al Perugia e conquistò un pareggio per 1-1; nel 2020 col Benevento, nella stagione del ritorno in A delle Streghe, vittoria per 2-1. Ma non è tutto: perché nel valzer dei corsi e ricorsi storici, l’allenatore biancoblù ha dolci precedenti anche col collega avversario Massimiliano Alvini. Sono due i confronti tra questi due allenatori, e anche qui Inzaghi può vantare una vittoria e un pari.

Nel girone B della serie 2016/17, quando Inzaghi vinse con il Venezia e Alvini era all’Albinoleffe, in Laguna finì 1-1, mentre in terra bergamasca vinsero i veneti per 1-0 grazie alla rete di una vecchia conoscenza del calcio bresciano: quel Nicola Ferrari, che giocò a Lumezzane e Salò ed ora è al Desenzano Calvina. 

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