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Brescia, il timbro di Spalek al derby: «Sono contentissimo»

Lo slovacco, che aveva giocato solo 43 minuti in coppa, è stato decisivo contro la Cremonese. «Gol mio o di Bertagnoli? L’importante era segnare»
Spalek festeggia dopo il vantaggio, gol a metà tra lui e Bertagnoli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Spalek festeggia dopo il vantaggio, gol a metà tra lui e Bertagnoli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il passato per guardare al futuro. Probabilmente non poteva che finire così la settimana del Brescia segnata dai ritorni del direttore dell'area tecnica Francesco Marroccu e del team manager Edoardo Piovani. Agli uomini della dirigenza dell'ultima promozione in Serie A, entrambi in panchina al fianco del vice di Inzaghi D’Angelo, ha risposto sul campo Nicolas Spalek, che c'era nell’annata 2018-19 quando le rondinelle centrarono l’ultimo salto di categoria. E che fino al derby di ieri contro la Cremonese, in questa stagione aveva giocato solamente 43 minuti in coppa Italia a Crotone lo scorso 16 agosto. Poi lo slovacco era scomparso dai radar.

Sul prato del Rigamonti è stato lanciato nella mischia a sorpresa al posto di Palacio, con il pubblico che non ha mancato di sottolineare lo stupore per l’ingresso del numero 7, ma al primo vero pallone Spalek ha trovato il guizzo vincente. Calciando in porta un pallone non facile da tenere basso e centrando l’angolo alla sinistra del portiere ospite. E poco importa se Bertagnoli si è inserito sulla traiettoria deviando involontariamente la sfera. Spalek è stato determinante nell’azione e la palla sarebbe comunque entrata in rete anche senza lo zampino del compagno ex Chievo.

L'esultanza di squadra - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza di squadra - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

E così nel dopo partita le domande delle domande sono state due. «È nato il figlio di Pippo Inzaghi?» e «Di chi è il gol?». Sulla seconda interviene il diretto interessato.«Bella domanda. Bertagnoli ha detto che l'ha deviata, ma importante era segnare. Se la Lega lo assegna a lui va bene. Sarà per la prossima volta» ha spiegato lo slovacco in sala stampa. Felice per aver lasciato un segno indelebile sulla gara dopo essere finito nel dimenticatoio. «Ho giocato nel mio ruolo di quando sono arrivato a Brescia quattro anni fa, ovvero l’esterno destro alto. Con Corini avevo fatto il trequartista e gli ero piaciuto e quindi mi aveva impiegato spesso in quella posizione. E per me è solo una cosa positiva giocare in ruoli diversi».

L'abbraccio in campo - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
L'abbraccio in campo - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Negli ultimi mesi il campo lo aveva visto solo per una manciata di minuti in coppa. «Il campo mi è mancato, ma cerco di fare sempre bene e il lavoro ripaga. E sono contentissimo» aggiunge il centrocampista a lungo etichettato come «il coccolino di Cellino» e che è in scadenza di contratto. «Da inizio di stagione ho detto che non devo essere io ad occuparmi del rinnovo, ma il mio procuratore e la società. Io devo pensare a giocare» spiega in merito al tema rinnovo. E assicura di non sentirsi un estraneo dentro il gruppo di Inzaghi. «Mi sento parte della squadra e ovviamente il mister fa le sue scelte e bisogna accettarle. Contro la Cremonese, in un derby molto sentito, ho sfruttato il momento e spero adesso di avere altre occasioni». Poi il pensiero va alla squadra e al ritorno al successo dopo due sconfitte consecutive. «Il campionato - è il pensiero di Nicholas Spalek - è lungo e avremo ancora momenti difficili e per questo dobbiamo vivere giornata dopo giornata, step by step».

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