Sport

Brescia e Lecce si annullano, finisce 1-1

Le rondinelle cercavano una vittoria che indirizzasse definitivamente il campionato a posizioni di vertice consolidate
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
  • Brescia - Lecce
    Brescia - Lecce
AA

Brescia e Lecce si annullano al Rigamonti nella decima giornata del campionato di serie B. Finisce 1-1. Le rondinelle cercavano una vittoria che indirizzasse definitivamente il campionato a posizioni di vertice consolidate, contro una diretta concorrente. Ma la squadra di Inzaghi ha approcciato in modo non brillante la prima frazione. Anzi, il Brescia deve addirittura ricevere lo shock del vantaggio leccese a opera di Dermaku per raccogliere le energie e recuperare, ottenendo il pari con capitan Bisoli, al primo centro stagionale. Dopo la vittoria di sabato contro la Cremonese, altri tre punti sarebbero stati d’oro, per sfruttare il doppio turno interno. Per come però si era messa la gara, il pareggio non è del tutto da cestinare.

L’unica novità in casa Brescia è il forfait dell’ultimo del portiere Joronen (fastidio muscolare). Al suo posto Perilli. Per il resto, Inzaghi - che torna in panchina dopo essere finalmente diventato papà - si affida alla difesa a quattro composta da Mateju, Cistana, Chancellor e Pajac. In mezzo Bertagnoli e Bisoli sono scudieri di Van De Looi. Jagiello e Tramoni supportano Moreo.
Il Lecce punta sul «tridente delle meraviglie»: Strefezza, Coda e Di Mariano. Entrambi i portieri, Perilli e Bleve, sono all’esordio in campionato.

Il Lecce è subito pericoloso. Chancellor deve deviare in corner, di testa, una palla vagante in area. La risposta delle rondinelle è in un mancino di Pajac, a lato, sugli sviluppi di un corner. Il primo brivido vero, però, è al 5’: Strefezza converge da destra e, di sinistro, colpisce la traversa. È invece troppo debole, al 12’, il destro dal limite di Van De Looi (e troppo alto quello di Tramoni tre minuti dopo). Al 16’ Coda spedisce non distante dal palo di testa, da buona posizione. La gara è intensa solo nella primissima parte del primo tempo. Poi diventa tattica e rallentata. La Leonessa pende sempre a sinistra, dalla parte di Pajac, soluzione primaria per generare pericoli attraverso i cross. È così da inizio campionato, in realtà. Il Lecce lo sa e va a prenderlo alto, cercando di togliergli campo.

Gli spunti di Jagiello e Tramoni, uomini chiamati a creare vantaggi dalla trequarti in avanti, restano a metà. La prima parata di Perilli è al 29’, sul tiro fiacco di Coda dal limite, sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra. Lo stesso portiere, poco dopo, sbaglia un rilancio e mette in azione il solito Coda: rischio. Mentre il Brescia fa fatica ad arrivare alla conclusione, i pugliesi lo fanno ancora con Strefezza da fuori (palla alta). Perilli risponde nuovamente presente sul mancino di Coda, poco angolato, al 41’. È bravo a chiudere lo specchio a Strefezza qualche secondo dopo. È molto bravo al 45’ sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Coda. Poco Brescia, non moltissimo Lecce, ma gli ospiti fanno meglio: è il bilancio all’intervallo. 

Nessun cambio alla ripresa, né per Inzaghi, né per Baroni. La girandola inizierà solo dopo. Al 4’ ecco il primo vero squillo del Brescia. Bertagnoli raccoglie un cross dalla sinistra e spara verso Bleve, abile ad alzare in tuffo sopra la traversa. Le rondinelle provano a prendere coraggio. All’8 Bisoli, pescato da Mateju, costringe il portiere del Lecce a deviare in angolo. Dal tiro, dalla bandierina grande occasione sulla testa di Chancellor, che schiaccia da due passi, ma non centra il bersaglio. La prima scossa di Inzaghi è l’inserimento di Palacio per un apatico Jagiello (19’). La chance delle chance è al 23’: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Bisoli spara a botta sicura e Bleve si salva d’istinto, sulla linea. Il Lecce è meno intraprendente, il Brescia è più focalizzato, ma non riesce a sfondare. Per provare a risolvere la situazione, Inzaghi ridisegna il Brescia con Bajic e Spalek, per Tramoni e Moreo (28’).

Al 36’, però, la Leonessa capitola. Il neoentrato Dermaku sale in cielo sfruttando un cross dalla sinistra, colpisce e angola, rendendo vano il tuffo di Perilli, partito comunque in ritardo. La pressione delle rondinelle porta però subito frutto: al 43’ il cross di Pajac pesca Chancellor in posizione da centravanti. Il venezuelano coglie il palo di testa, ma Bisoli è pronto e scaraventa in rete per l’1-1. Le rondinelle potrebbero segnare subito dopo: cross di Olzer, Spalek si avvita di testa tutto solo, ma manda fuori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia