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Brescia Calcio, per il «vichingo» Bjarnason ora c’è la Turchia

Capitolo portieri: frenata per De Lucia, obiettivo puntato su Perilli del Pisa Genoa sempre su Joronen
Birkir Bjarnason
Birkir Bjarnason
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Idee, sondaggi, preventive proposte accettate e rifiutate. Il mercato in entrata del Brescia resta, a due settimane dall’inizio del ritiro estivo in quel di Darfo Boario Terme, in divenire. E se in ogni nuova annata chiudere le trattative in tempi brevi diventa sempre più complicato, la «questione Tonali» rende per il Brescia le cose ancora più difficili.

Innegabile che dalla risoluzione dell’intrigo dipendano le successive mosse delle rondinelle che intanto vedono sfoltirsi la rosa dell’anno scorso. Dopo Kotnik, Fridjonsson e Zmrhal, anche Birkir Bjarnason saluta la compagnia: il «vichingo» ha trovato l'accordo con l’Adana Denirspor, ambizioso club turco neo promosso nella massima serie (con tanto di nuovo impianto, «battezzato» pochi mesi fa, da 34mila posti) che era già venuto alla ribalta per essere sulle tracce di Mario Balotelli, interesse confermato dallo stesso presidente Sancak. Bjarnason, dopo una prima proposta del Brescia al (netto) ribasso per il rinnovo, ha rifiutato anche la seconda, fatta dopo l’arrivo di Inzaghi che, evidentemente, stima il centrocampista islandese: probabile che il trattamento nel corso del girone d’andata - la sua messa ai margini e poi il tentativo, rifiutato dal giocatore, di una cessione a gennaio - sia rimasto un «sassolone» negli scarpini del biondo 33enne che, dopo il suo reintegro in squadra ed un girone di ritorno da protagonista, auspicava forse una proposta migliore.

Come quella che Victor De Lucia, ex portiere della FeralpiSalò, pare non gradire: ballano 20mila euro (all’anno) nel biennale offertogli e l’affare, che pareva in dirittura d’arrivo, si complica. Ecco quindi che per la porta (su Jesse Joronen è forte l’interessamento del Genoa) c’è stata la virata su Simone Perilli, estremo difensore del Pisa che il diesse Gemmi conosce bene: 26 anni, titolare sino al ritorno in nerazzurro di Gori, ha ben figurato sotto la torre pendente. Sul taccuino del direttore campano, compaiono anche i nomi, «suggeriti» dall’impaziente (inteso come voglioso di cominciare la nuova avventura con il gruppo il più completo possibile) Inzaghi, di Massimo Coda e di Rodrigo Palacio, due esperti da mixare con la gioventù già in biancoblù: l’età (33 a novembre per l’attaccante salernitano, 39 compiuti per l’argentino) e la portata economica (soprattutto per Coda con il Lecce, contratto fino al 2022, a sparare altissimo) dell’affare rendono titubante Massimo Cellino. Che oltretutto, deve capire quale sarà il futuro di Donnarumma, sempre, per ora, con la valigia sul letto. Così come Martella con Inzaghi che, si sa, vorrebbe su quella fascia Gaetano Letizia, suo giocatore al Benevento come, due anni fa, fu Coda. Per un Brescia che ha già «perso» Jagiello e Ragusa, tornati a Genoa e Verona dopo il prestito.

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