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Brescia al big match contro il Pisa, Inzaghi: «Siamo competitivi»

La squadra capolista affronta i toscani sabato al Rigamonti: è prima contro seconda. Le parole del mister in vista della partita
Brescia al big match contro il Pisa, Inzaghi: «Siamo competitivi»
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Volando sulle ali dei successi con Pordenone e Vicenza. Pronto al big match contro il Pisa, prima di altre due sfide complicatissime contro Parma e Monza. Il Brescia capolista affronta i toscani al Rigamonti questo sabato, alle 16.15. È prima contro seconda. È il duello contro una squadra che ha sorpreso con un avvio di campionato fulminante, guidata da quel Lorenzo Lucca - rimpianto delle rondinelle, che lo avevano avuto a disposizione in Primavera anni fa - che adesso è uno dei giovani attaccanti più interessanti del panorama italiano, nonché punto di riferimento dell’Under 21 di Paolo Nicolato.

Filippo Inzaghi, che per arginare il Pisa ha sperimentato anche una variante tattica con difesa a tre e centrocampo a cinque, ha parlato in conferenza stampa al centro sportivo di Torbole. «Non credo sia già un momento chiave della stagione - afferma -. Però, a un terzo del campionato, abbiamo avuto una prima risposta. Siamo competitivi. Ma sono anche convinto che possiamo dare di più. Secondo me, la squadra è al 50% delle proprie possibilità e ancora si deve rendere conto di ciò che può esprimere».

A Vicenza è arrivata una vittoria preziosissima, eppure si è anche rischiato… «Credo che quei 20 minuti al Menti siano però un caso isolato. Non si può giocare sempre bene, e in questo campionato non esistono partite facili. Se questo è soffrire… mi auguro di soffrire sempre così».
Inzaghi teme il Pisa, come è normale che sia, e soprattutto l’allenatore dei nerazzurri D’Angelo. «Anche quando ho vissuto la stagione dei record a Benevento, non sono riuscito a batterlo. Pareggiammo due volte».

Infine, un pensiero sugli appuntamenti ravvicinati che attendono il Brescia. «Sono contento di giocare a stretto giro di posta. Avrò la possibilità di far giocare più ragazzi. A partire da Olzer, in cui credo molto, e che presto vedrete».

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