Basket

Sinfonia di fine anno: la Germani, prima in solitaria, incanta di nuovo

Battuta Venezia nello scontro diretto con Rivers trascinatore: la griglia della Coppa Italia sorride, oggi Trieste-Bologna
  • Germani-Reyer Venezia, gli scatti della partita
    Germani-Reyer Venezia, gli scatti della partita - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
  • Germani-Reyer Venezia, gli scatti della partita
    Germani-Reyer Venezia, gli scatti della partita - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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AA

Nel corso di questi ultimi anni ogni successo sulla Reyer Venezia, per la Germani, ha rappresentato una chiave di volta. Un momento fondamentale della stagione. Il successo di ieri al PalaLeonessa 104-93, oltre a offrire una ricca differenza canestri in vista del ritorno, dà una bella svolta alla volata finale del girone d’andata, dopo lo stop di lunedì a Bologna. Il 2025 è finito. Nel 2026 la Pallacanestro Brescia affronterà la Dinamo a Sassari e poi Tortona in casa, per un altro scontro diretto. La possibilità di essere una testa di serie alla prossima Final Eight di Coppa Italia, se non una delle migliori del seeding, è quanto mai concreta. Manca l’aritmetica.

Capolavoro

E il successo sulla Reyer – priva di Parks – è l’ennesimo capolavoro del gruppo di Cotelli, che ha gestito egregiamente una partita difficilissima (davanti a un palazzetto tutto esaurito) contro una vecchia volpe come Neven Spahija. I principali pericoli erano gli esterni Cole (10 punti), Bowman (4) e Valentine (zero punti). E allora passino, per così dire, i 34 di Wiltjer. Il basket è fatto di scelte. E le grandi difese, quelle intelligenti, nell’arco della partita, non trovano solo riscontro nei punti subiti. È una questione di scommesse, di momenti, di inerzie delle partite.

Poi, certo, sempre parlando di numeri c’è la prestazione balistica incredibile della Germani (12/23 da oltre l’arco, 52%). Le triple hanno spesso levato le castagne dal fuoco in un match in cui Brescia passa dal +20 (51-31 in un grande secondo quarto) al +2. E, in questo, gran parte del merito va a un gigantesco Rivers, che chiude con 22 punti, 6/8 da tre, più 4 rimbalzi. È lui il top scorer bresciano. Ma anche di Mobio, chirurgico con tre bombe quando il pallone scottava. In doppia cifra pure Bilan (21 e 6 rimbalzi), Ivanovic (16 e 8 rimbalzi, gran gara), Ndour (14 e 6 rimbalzi), Burnell (13, 4 rimbalzi e 4 assist). Prestazioni totali di una squadra totale, che canta le canzoni di Natale rendendo ancora una volta orgoglioso il proprio pubblico e la propria terra.

È ancora una volta primato in solitaria, in attesa che stasera si giochi Trieste-Virtus Bologna (e, meno influente nell’immediato, Olimpia Milano-Cremona).

Sul campo

Per la Reyer, al posto dell’assente Parks, in quintetto c’è Wheatle. Le due difese sono aggressive. Pochi, in avvio, i tiri facili concessi. Quella veneziana è più cattiva di quella della Germani, il cui flusso offensivo è sapientemente spezzato. La prima tripla di Rivers completa la prima rimonta della Pallacanestro Brescia (7-7). Al 5’ è 11-9 Venezia. Ivanovic prova a togliersi di dosso la ruggine di Bologna con un fortunoso canestro da tre. Ma i colpi di Cole tengono gli ospiti a contatto. La circolazione di palla dei biancoblù, però, cresce rapidamente e non di poco. Palla a Bilan nel cuore del pitturato, palla fuori per Rivers, +7 e Spahija deve chiamare time-out. Massinburg bagna la propria gara con un prezioso tap-in. Il bilancio del primo quarto è buono: al 10’ è 25-18 Germani.

Mobio inaugura con una tripla il secondo parziale. Vale (29-18) il primo vantaggio bresciano in doppia cifra. Tessitori risulta – sempre, in ogni propria incarnazione – una spina nel fianco. Quello che chiude dopo due minuti del secondo quarto è il secondo gioco da tre punti della sua partita. Burnell si sblocca in transizione dopo diversi errori (e, più avanti, prosegue con tre liberi arraffati tra i sacchi della spazzatura). La «second unit» regge bene. Tempo di rivedere in campo i senatori Della Valle, Bilan e Ivanovic. Al 15’ è 37-9 Brescia. E arrivano altri 6 punti: bomba di Rivers, canestro più fallo per Bilan (+14, momentaneo massimo vantaggio, ritoccato di tre punti con un altro «and one», stavolta firmato Ivanovic). E il gap diventa addirittura di 20 punti con la tripla numero quattro di Rivers. È il momento migliore, ma la squadra di Cotelli rallenta. Ci mette un po’ troppa leggerezza. La Reyer – con Lever e Wheatle – piazza un parziale di 7-0, interrotto da Bilan, dalla lunetta. Al 20’ è 54-42 Germani.

Una schiacciata di Demetre Rivers contro Venezia - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Una schiacciata di Demetre Rivers contro Venezia - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Il secondo tempo

Il secondo tempo inizia con un 11-3 firmato da Venezia. Wiltjer è indemoniato, incontenibile, e segna 17 punti nel quarto. Insomma, a cavallo della pausa lunga la Reyer ha una reazione d’orgoglio brutale. Brescia riesce a tenersi avanti a fatica, appoggiandosi a Rivers e alle sue staffilate da tre punti. Al 25’ è 68-62 Germani. Si resta avanti, ma la gara è riaperta. Gli orogranata si riportano a un solo possesso di svantaggio. I biancoblù si aggrappano agli spunti di Burnell per tenere la testa avanti. Al 30’ è 75-73 Germani. L’ultima frazione si apre con una bomba di Mobio. Due liberi di Ivanovic, una gran difesa con fallo subito di Massinburg e un’altra tripla di Jo significano break biancoblù di 8-0. Il canestro accende gli animi: tecnici per Mobio, Burnell e Valentine. Vietato perdere la calma.

Il vantaggio bresciano galleggia come una boa sopra le correnti della doppia cifra. Il problema principale, e irrisolto, resta Wiltjer. Al 35’ è 93-82 Germani (due buone combinazioni sull’asse Della Valle-Bilan). Per il capitano, quelli realizzati nel traffico prima del time-out chiamato da Spahija, sono i primi e unici due punti del suo match. Ma è lunga, in teoria. Otto punti da difendere negli ultimi due minuti. Arrivano le giocate dell’onnipresente Rivers e di Ndour. Brescia supera quota 100 e si porta sul +12. La partita finisce 104-93. Tutti in piedi per questi giocatori, per questi uomini, per questa organizzazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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