La Germani cade nel finale: Milano vince al PalaLeonessa
Quando si ritrova con le ali bruciate la Germani cade in volo come un angelo maledetto. Al PalaLeonessa passa l’Olimpia Milano, che si aggiudica l’anticipo della ventiduesima giornata 79-73. Il momento della svolta è quando mancano quattro minuti alla sirena finale. La Pallacanestro Brescia, avanti 71-67 e già priva di Burnell, uscito per 5 falli, perde per la stessa ragione pure l’altra ala grande, Ndour. Gli ospiti alzano la testa, colmano il gap, passano in vantaggio e vincono in allungo.
La classifica
La Germani perde così la possibilità di mettere sei punti tra sé e Milano (che sale a 30) e, soprattutto, il terzo ko interno della stagione costa la vetta della classifica. La Virtus Bologna, a ieri sera, risultava prima (ha una partita in meno, gioca oggi a Napoli). Anche Trapani (prossima avversaria, in Sicilia, domenica prossima) sale a quota 32 dopo aver demolito Trieste. Nel caso di ko della Virtus oggi e di contestuale successo di Trento con Pistoia si genererebbe un’ingarbugliatissima testa della classifica con quattro squadre a 32. Messina, tra l’altro, compie il blitz presentandosi con soli quattro stranieri (Bolmaro, Brooks, LeDay e Shields), e facendo grande affidamento sul pacchetto italiani. Poeta, dal canto proprio, sapeva di avere Ndour non al meglio. Ma finché è stata della partita, proprio l’ala-centro senegalese è stata tra i garanti della possibile vittoria biancoblù. Il miglior marcatore della serata è Rivers, con 18 punti (5/10 da tre). In doppia cifra, per Brescia, pure Bilan (15, con 12 rimbalzi), Della Valle (11) e Ivanovic (10). I più prolifici tra i milanesi sono invece Shields e Mannion (15 a testa), con Bolmaro (14, autore di giocate decisive) e LeDay (11).
Sul campo
Il jumper a bersaglio di Rivers e la violenta stoppata di Ndour ai danni di Mannion rappresentano i fuochi d’artificio delle prime battute. I liberi di Della Valle e il lay-up di Bilan contribuiscono alla creazione del mini-break di 6-0 che porta Messina a chiamare il primo time-out. La Germani deve destreggiarsi per trovare vie rapide che aggirino la pressione a tutto campo dell’Olimpia. Al 5’ è 10-6 Pallacanestro Brescia. Bilan lavora benissimo a rimbalzo difensivo. È preciso in attacco, e con lui ecco Della Valle. Il «solito duo» propizia un parziale di 10-0. L’Olimpia è costretta a serrare i ranghi in difesa. Nel farlo, ritrova anche la via del canestro e dimezza lo svantaggio. Al 10’ è 19-14 Germani. Il primo quarto s’era chiuso con zero canestri dalla distanza (0/6 Brescia, 0/4 Milano).
Il secondo viene inaugurato da una tripla di Dowe. Ma arriva anche il fischio – piuttosto cervellotico – per il terzo fallo personale di Burnell. Le cose, su questo versante, iniziano lentamente a mettersi male. Shields si carica sulle spalle l’attacco ospite, affetta la difesa bresciana per tre volte consecutive e riporta i biancorossi a contatto. La gara è sempre più caratterizzata dalle chiamate arbitrali: frequentissime, confuse, «sfidate» dai coach con i check al video, che sovvertono decisioni non sempre lucide. Al 15’ è 30-27 Germani. A tre minuti dalla pausa lunga, per la prima volta nel match, l’Olimpia mette la testa avanti. Rivers ricaccia subito gli ospiti indietro, chiudendo un gioco da 4 punti. Al 20’ Brescia comanda 42-38.
Gli ultimi due quarti
La ripresa inizia nel segno di ulteriore nervosismo. Messina si prende un tecnico per proteste. Bolmaro è l’uomo più caldo di Milano. Ma la Germani si appoggia a Rivers, devastante da oltre l’arco, bravissimo in difesa (da manuale lo sfondamento subito da Leday). Al 25’ è 53-47 Brescia. Segue tuttavia un momento di passaggio a vuoto in attacco. Poeta fa rifiatare Ndour e Rivers. Della Valle s’incaponisce a tirare da tre punti, ma non trova la retina (chiuderà con uno 0/7). Milano rosicchia punti, impatta a quota 55 a due minuti dalla fine del quarto, opera il sorpasso con Ricci. Al 30’ l’Olimpia è avanti 60-59.
Non è uno scioglilingua. Inizia l’ultimo quarto, il quarto. E la Germani soffre nello spot di quattro: i falli di Burnell sono quattro, come quelli di Ndour. Ivanovic dalla distanza, dopo un gran rimbalzo offensivo di Dowe, riporta Brescia in vantaggio. Burnell abbandona la gara ed è il momento di stringere i denti. Di dare tutto. Bilan indica la via, chiudendo due giochi da tre punti in fotocopia. Al 35’ è 71-65 Germani. Ma quando Poeta perde Ndour Milano, in un amen, pareggia a quota 71. Shields realizza la tripla del +3 (76-73) a poco più di un minuto dalla fine. È il canestro che sposta gli equilibri del finale e che, di fatto, decide la partita.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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