Miracolo contro l’Olimpia, Germani stellare: così si gioca in paradiso
La reazione corale all’ennesima assenza di Massinburg è semplicemente un capolavoro. Con le rotazioni ancora ridotte al lumicino, la Germani gioca una delle partite migliori di sempre e batte l’Olimpia Milano al PalaLeonessa 98-92 nel turno infrasettimanale con palla a due alle 18.30 che aveva avuto come prologo una dura nota firmata da Mauro Ferrari. L’ad di Germani Spa e proprietario del club, ieri sera assente per un impegno di lavoro, stigmatizzava – appunto – la collocazione oraria infelice della partita di cartello per eccellenza della regular season della Pallacanestro Brescia.
L’epilogo, però, è di pura gloria. Perché i biancoblù giocano una gara incredibile, praticamente vissuta sempre al comando, trovando risposte dalla responsabilità, dal cuore, dall’anima e dal talento di tutti i protagonisti. Il successo riporta la Germani in testa alla classifica a quota 10 punti, insieme alla Virtus Bologna, nel mezzo di un turno strano, che prevede altre due partite oggi, due domani e una – addirittura – mercoledì prossimo. I bresciani non sconfiggevano l’Olimpia dal 30 dicembre 2023 (72-64, sempre al PalaLeonessa). Da quel giorno erano arrivate otto sconfitte in altrettante gare ufficiali.
La partita
La vittoria si concretizza nonostante la sostanziale latitanza di Rivers, ancora fuori fuoco, utilizzato solo per una decina di minuti. Circostanza che, sommata allo stop di Massinburg (se ne parla a parte), aiuta a rendere l’idea di cosa hanno fatto tutti gli altri. Da Bilan, Mvp con 23 punti e 11 rimbalzi, al miglior Mobio di sempre, che non sbaglia mezza giocata in circa 14 minuti sul parquet. In mezzo, i «soliti»: 18 punti e un cuore immenso da Burnell, 16 punti e giocate più luminose di stelle da Della Valle e Ivanovic, 14 da un onnipresente Ndour.
Finisce il primo tempo (56-41 Brescia) e ti ritrovi ad osservare un dato in particolare: una palla persa contro le 7 dei milanesi. Sinonimo di attenzione totale, di dedizione, di concentrazione, da parte di una squadra che - sulla carta - alla palla a due era già spalle al muro.
Alla fine s’inchina anche l’applaudito Peppe Poeta, eroe lo scorso anno, oggi assistente di Messina all’Olimpia. La squadra che ha contribuito ad allestire e allenato fino alla finale scudetto, adesso è nelle mani di Matteo Cotelli, che sta dimostrando una maturità affatto scontata. Questa è di certo anche la sua vittoria.
Sul campo
Bilan entra immediatamente in ritmo in attacco, e segna i primi due canestri per la Germani. Milano trova però floater molto facili dal centro dell’area con Nebo e Bolmaro. Purtroppo Rivers commette due falli prima della metà del quarto, ed è cosa saggia che lasci il posto a Burnell. Rientrerà poco, e abbastanza male. Al 5’ è 11-9 Germani. La Pallacanestro Brescia costruisce bene, con creatività e buon flusso, nonostante la difesa asfissiante dell’Olimpia. E nella metà campo senza palla fa un gran lavoro. Il primo quarto è già di per sé encomiabile (27-20 Germani al 10’).
Ricci ferma il digiuno meneghino con una tripla nelle prime battute della seconda frazione di gioco. Brescia, però, è ancora attentissima, e trova canestri di pregevole fattura con Burnell e Mobio. Ndour porta i biancoblù in doppia cifra di vantaggio. Al 15’ è 37-27. E la bomba di Ivanovic del +13 costringe Messina a un accigliato time-out, al termine del quale mette in campo Tonut e Totè. Brescia non si ferma. Dalle mani di Della Valle e Ivanovic arrivano triple pesantissime, ecco il massimo vantaggio di 17 punti, ecco la pausa lunga raggiunta sul +15 (56-41 Germani al 20’).
La ripresa
Milano inizia la ripresa con rabbia. Torna sotto la doppia cifra di svantaggio e porta Brescia in bonus in due minuti e mezzo. La Germani stringe i denti. Da Ndour e Bilan giungono canestri molto pesanti. Al 25’ è 66-56 Brescia. Che risponde a due liberi fuori da ogni logica concessi a Diop con classe pura sull’asse Della Valle-Bilan e con la grinta di Burnell. L’Olimpia, nel finale di frazione, trova risorse in Mannion. Ma l’ultima parola del quarto spetta ancora Burnell. E al 30’ è 80-68 Germani.
Un’altra volta Milano torna in campo con la faccia cattiva. Brescia non vuole tremare: bimane di Ndour nel traffico, tripla di Bilan. Ricci abbandona la partita per raggiunto limite di falli a 6 minuti dalla sirena. Al 35’ è 88-81 Germani. Manca poco. Burnell giganteggia in attacco. Milano risponde dalla distanza. Brooks sale in cattedra, segna in ogni modo (chiuderà con 28 punti, 6/10 da tre). A un minuto dalla fine i punti di vantaggio sono 6. Sono da gestire, amministrare. E questa squadra lo sa fare.
Il ciclo di fuoco – che proseguirà questa domenica contro Trieste, ancora al PalaLeonessa, e quella successiva a Napoli – è iniziato nel migliore dei modi, grazie a una prestazione pescata dai ventricoli, dalle viscere e dall’anima di un grandissimo gruppo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
























