Per i giocatori della Germani è la miglior stagione della carriera

Ciò che sta per accadere ha veramente una portata storica. Si tratta di un aggettivo abusato, è vero. Ma tant’è, per svariate ragioni. La Germani regala a Brescia e ai bresciani una finale scudetto contro la Virtus Bologna (giovedì, oggi alle 20.30, gara-1 alla Segafredo Arena) proprio nei giorni e nelle settimane in cui la realtà più radicata e blasonata – ossia la società calcistica – vive la crisi più nera.
Innalza il nostro nome fino alla vetta di un movimento, quello cestistico, che ha grande importanza ed è, di anno in anno, sempre più competitivo, ricco, seguito, prestigioso. Tutto questo, tradotto nella lingua del campo, significa che la Pallacanestro Brescia è riuscita a raggiungere l’ultimo atto in un campionato sempre più difficile da affrontare.
La stagione
L’architettura di questo capolavoro è articolata. La performance dei biancoblù in regular season (22 vittorie, record societario), unita a quelle di altre squadre, su tutte Trapani e Trento, ha permesso per la prima volta dal 2019 che non si giocasse una finale tra Olimpia Milano e Virtus Bologna. Per storia e per investimenti si tratta delle due squadre più importanti e più forti, per distacco.
Giocano l’Eurolega, e ragionano su una scala diversa, anzi imparagonabile, sotto tutti i punti di vista. Roster profondissimi, formati da atleti e giocatori d’élite, abituati a scendere in campo ai massimi livelli ogni pochi giorni. Di più, si tratta di società che di stagione in stagione alzano il tiro. Mai una volta Milano o Bologna hanno parlato di consolidamento o ridimensionamento.
Competizione
A loro va aggiunta la variabile poco prevedibile della stagione 2024-2025, ossia Trapani, neopromossa con un roster da potenziale scudetto, imbastito con investimenti decisamente ingenti. E poi tutte le altre. In questo campionato hanno partecipato la sempre ambiziosa Reyer Venezia, una Tortona formato europeo, una Trieste che definire solida e lungimirante sarebbe riduttivo, e Reggio Emilia. Tutte società che, al costante innalzarsi del livello delle due big, provano a rispondere secondo le rispettive possibilità.
Il lavoro della Germani
La Germani, da anni, si distingue per un impegno economico non banale, eppure sempre bilanciato, inquadrato nel contesto di una progettualità che poggia le fondamenta sul realismo e sul valore della solidità.
Con queste premesse, ciò che è accaduto sul campo ha un valore incredibile. Ed è frutto di tanti fattori. Oltre ogni retorica, ogni giocatore del roster è stato protagonista della propria miglior stagione in carriera, e questo anche grazie all’effetto moltiplicatore degli incastri tecnici e umani tra i componenti del gruppo stesso. Bravi perché bravi, insomma, e bravi perché insieme. Allenati da Peppe Poeta, eccezionale e determinante alla prima stagione da head coach.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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