Germani, stasera contro Trieste per giocarsi il jolly di gara-3

Più va a Est, più questa serie è pericolosa. Si tratta, infatti, di una serie itinerante, perché oggi la Germani sfida Trieste a Treviso, in campo neutro. Mentre dopodomani, sabato, alle 20.45, si giocherà nella città giuliana.
La partita di stasera è fondamentale. La Pallacanestro Brescia ha perso il vantaggio del fattore campo cadendo lunedì sera in gara-2 al PalaLeonessa. Ma ha ancora una sorta di jolly, dato che disputa la prima delle due partite in trasferta su un campo neutro. Per arrivare alla certezza di giocare al PalaVerde, tra l’altro, sono serviti giorni e giorni, in attesa che il Collegio di garanzia del Coni si esprimesse sul ricorso presentato dal club biancorosso, che fino all’ultimo ha (legittimamente) sperato di poter vedere ridotta (le giornate restano invece due) o commutata la squalifica. L’attesa ha proiettato questa famigerata gara-3 in un limbo nel quale, come ombre, sono comparsi scenari francamente un po’ distopici: si gioca a Trieste, ma a porte chiuse; si posticipa tutto...
Nulla di tutto questo. La sconfitta in gara-2, però, non è affatto un brutto sogno, purtroppo. È realtà. E adesso i biancoblù sono chiamati a porre rimedio allo scivolone di lunedì.
Da sapere
Trieste-Germani, gara-3 della serie di quarti di finale play off, si gioca oggi, alle 21, al PalaVerde di Treviso. La radiocronaca diretta è sulle frequenze di Radio Bresciasette. Sul sito del Giornale di Brescia gli aggiornamenti testuali.
Alla riscossa
La sconfitta in gara-2 ha lasciato qualche segno, come è logico che sia. Però lo ha lasciato in un ambiente che - dall’inizio della stagione - è incredibilmente unito. Le difficoltà possono essere superate solo insieme. Sembra una frase fatta. Sembra uscire dalla carta argentata di un cioccolatino. Ma è la pura realtà. E, obiettivamente, la Germani di quest’anno è realmente una squadra unita.
Ciascun giocatore crede nei compagni, tutti credono nell’allenatore il quale, a sua volta, ha fiducia nel proprio gruppo. Questo non significa che tutti, contemporaneamente, siano ignari dei limiti che la squadra ha. Ma, in tutta la regular season, il gruppo di Peppe Poeta ha dimostrato di saper andare ben oltre le proprie (comunque grandi) potenzialità, diventando eccezionale. Diventando la prima Brescia a vincere 22 partite in una stagione regolare. Un po’ come il famoso calabrone che in teoria non potrebbe volare, ma non lo sa, e vola.
La stagione regolare, si dirà, non sono i play off. I biancoblù non sono abituati a essere performanti in occasione di impegni così ravvicinati. La gestione delle risorse psicofisiche, a questo punto, è fondamentale. Così come è centrale la lettura dei momenti di ogni singola partita. Gara-1 è corsa su binari congeniali ai biancoblù. Gara-2 è deragliata per finire in una regione meno ospitale (Bilan raddoppiato, quintetti giuliani meno leggibili e con tanti tiratori, percentuali irreali da tre degli avversari...). Trieste, anche stando alle parole di chi la segue ogni settimana, è un po’ così. Una volta sembra irresistibile, l’altra volta stecca la partita. La Germani, dal canto proprio, fa invece della costanza di rendimento una delle proprie armi migliori.
«Dobbiamo approcciare la partita nel modo giusto - afferma coach Peppe Poeta -. Cerchiamo di non pensare a gara-2 e nemmeno a gara-4 di sabato. Dobbiamo solo trarre insegnamento da ciò che è successo in campo fino ad adesso. Per il resto, siamo chiamati a concentrarci su questa partita. La gara potrà essere nostra se riusciremo a mettere in campo la difesa che abbiamo proposto nel primo incrocio con Trieste e nel primo quarto della seconda partita. Trieste ha talento, è lunga e può creare tanti assetti diversi. Ma dobbiamo pensare che tutto dipende da noi stessi e dalla nostra difesa».
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