Basket

Germani, in una rosa compatta ci sono anche gli obiettivi personali

I senatori sono sempre più parte del club: Rilancio Massinburg, responsabilità per Mobio
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Prestagione Germani alle porte
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In vista della prossima stagione, non è semplice definire quale possa essere l’obiettivo della Germani. È pleonastico ricordare che, per realtà come la Pallacanestro Brescia, le annate da vicecampioni d’Italia non crescono sugli alberi. Eppure, con la rosa confermata quasi nella propria interezza, i biancoblù approcceranno gli impegni (compreso il prologo della Supercoppa, che mette in palio un titolo in sole due gare) con il vantaggio di non dover creare alchimie da zero.

Le squadre, tuttavia, sono composte da uomini. Ed è forse più facile intuire quali possano essere gli obiettivi personali dei singoli giocatori della Germani 2025-2026.

Iniziamo dal capitano. Della Valle, d’altra parte, fa storia a sé. Ormai «si compenetra» con Brescia. Trentadue anni, alla quinta stagione in biancoblù, è uomo simbolo in campo e non solo. Il suo bene e il bene della squadra sono realtà quasi fuse tra loro. Nel corso degli ultimi play off, specie nella serie con Trapani, ha messo in mostra quella che si potrebbe definire la sua miglior pallacanestro di sempre. Non ha più alcunché da dimostrare, ma è ambizioso. E sarà un giocatore della Germani (almeno) fino al 2028.

Amedeo Della Valle © www.giornaledibrescia.it
Amedeo Della Valle © www.giornaledibrescia.it

Discorsi abbastanza simili per Bilan (36 anni, contratto fino al 2027) e Ivanovic (31 anni, anche per lui accordo fino al 2027). Entrambi cercavano «casa» e l’hanno trovata. Ossia un luogo in cui giocare ad alto livello, essere loro stessi e avere la famiglia a fianco. Pure loro, il centro croato soprattutto, hanno poco da dimostrare. Ma non hanno smesso di avere fame.

Ritorno e conferme

Massinburg non vede l’ora di ripartire di slancio dopo un’annata tra luci e ombre in Turchia, al Bahçesehir. La piazza che l’ha lanciato è il luogo ideale. Cournooh, 35 anni, ha sempre dimostrato professionalità e capacità di adattamento. Il prossimo anno, con l’arrivo di un jolly come Massinburg, sarà forse chiamato a sacrificarsi meno, e potrà dare ancora più intensità tra lo spot di playmaker e quello di guardia. Dopo la prima stagione al massimo livello, Mobio potrebbe vivere il definitivo salto di qualità. Per lui, all’orizzonte, più minuti e più responsabilità.

CJ Massinburg © www.giornaledibrescia.it
CJ Massinburg © www.giornaledibrescia.it

Per Ndour il discorso è un po’ a parte. Giocatore dalla classe abbagliante e uomo molto particolare, viene pure lui da una delle migliori stagioni di sempre. Vorrà sentirsi connesso a 360 gradi. Se lo sarà, potrà essere ancora devastante.

E se Ferrero sarà ancora una volta il saggio del gruppo, Rivers potrebbe vivere la stagione della consacrazione, anche se nel ruolo di «gregario» ha già dato un contributo fondamentale. E Burnell? Ferrari è riuscito a trattenerlo, ed è stata una prova di forza societaria. L’ala della Florida potrà ambire ai massimi piani della pallacanestro europea. Ma solo dopo un’altra annata di alto livello in biancoblù.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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