Germani, Poeta: «Fa specie dirlo ma abbiamo vinto grazie alla difesa»

«Mi fa quasi specie dirlo, ma l’abbiamo vinta con la difesa». Peppe Poeta è tutto fuorché un allenatore che ama le mezze verità. Sa che l’ultimo quarto e, in generale, la seconda metà della gara di Casale Monferrato contro Tortona sono straordinari, nella speranza che – pian piano – sempre più spesso la sua Germani riesca a esprimersi su questi livelli.
Il coro
Ma la scena più bella – e forse questo è un paradosso – non è alla fine della partita quando, un’altra volta, dal settore ospiti occupato dai tifosi biancoblù gli arriva la richiesta di drink offerti per tutti. La scena più bella è un paio di minuti prima della palla a due, quando i supporter bresciani intonano la «Madonnina dai riccioli d’oro», e il coach sussurra il coro, mentre batte le mani per incitare i proprio giocatori, impegnati nelle ultime fasi del riscaldamento, dai quali non toglie gli occhi. Tra la piazza, la squadra e l’allenatore c’è uno spirito di comunione molto forte.
I risultati, al momento, danno ragione a tutti. Quello di ieri, in modo particolare, avvicina la Final Eight di Coppa Italia. Ma l’allenatore campano non ne vuole sentire parlare. «È presto. Ragiono di partita in partita –afferma –. È sotto gli occhi di tutti. Questo campionato riserva risultati a sorpresa».
La vittoria
Della vittoria, Poeta è «contentissimo, perché arrivata contro una grande squadra – sottolinea –. Abbiamo iniziato bene in attacco. Poi Tortona ha alzato il livello della difesa. Ci ha messo le mani addosso. Quando i nostri avversari si sono portati in vantaggio, siamo stati bravi a compattarci. E, fa specie dirlo, a vincerla con la difesa, dato che fin qui non ci siamo distinti per grandi prestazioni nella metà campo senza palla. Ma guardo l’ultimo quarto, al termine del quale abbiamo concesso solo 12 punti... E poi penso alla vittoria a rimbalzo (41-39 il computo totale delle carambole, ndr) contro una squadra che ha grandissima taglia come la Bertram».
Si chiede a Poeta una valutazione sulla prestazione davvero speciale di Rivers, ma il coach ha parole di lode per tutti quanti. «Rivers è la mia... battaglia personale, lo sapete – sorride – . Ma stavolta applausi anche a Dowe che ha spaccato la partita, a Della Valle bravo e astuto, a Cournooh che ha limitato Kuhse, a Bilan, e via dicendo». Tutti promossi. Naturalmente, pure l’allenatore.
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