Germani, Poeta: «Sono la persona più felice del mondo»

«Sono la persona più felice del mondo – ha esordito così con un sorriso smagliante Giuseppe Poeta in conferenza stampa al termine di una gara 4 che ha consegnato a Brescia la semifinale scudetto – abbiamo fatto una grandissima partita con enorme disciplina. Siamo riusciti per 37/38 minuti a giocare la nostra pallacanestro senza snaturarci e poi abbiamo avuto il cinismo giusto per chiuderla».

L’allenatore di Battipaglia, un esordiente nel ruolo di head coach, dopo una regular season da record supera così anche l’esame della prima serie di play off: «È stata durissima – ha proseguito Poeta - Trieste ha fatto una grande serie, ci ha messo cuore e anima oltre al grande talento. Questo palazzetto stasera ha risposto alla grande ed è stato un colpo d’occhio incredibile, hanno fatto una grande stagione».

Non è però stato facile portare a termine l’impresa, soprattutto dal punto di vista mentale, in un finale mai visto nella storia dei play off che ha rischiato di concludere gara 4 sul 77 pari a 1:01 dalla fine con una sconfitta a tavolino: «Ci siamo confrontati più volte anche con loro, noi volevamo giocare non era giusto finirla così – ha concluso il tecnico della Germani - sia loro che i nostri ragazzi sono dei giocatori competitivi e volevano finire la partita sul campo.

Penso sia finita nel modo giusto in modo che entrambe le squadre non hanno perso ritmo e hanno avuto la possibilità di riprendere il feeling con la gara. Sono cose che purtroppo possono succedere, siamo stati bravi a gestire un momento complesso e a non perdere l’inerzia della gara che in quel momento probabilmente si era spostata dalla nostra parte».

Mauro Ferrari, a fine gara ha un sorriso largo. «Era nell’interesse di tutti, anche di Trieste, finire questa partita. Anche se noi avremmo potuto rifiutarci - afferma l’ad di Germani Spa -. La semifinale che abbiamo raggiunto è il nostro scudetto. L’incrocio con Trapani? C’è un bel mare, e si mangia molto bene...».