Basket

Germani, Magro: «Sembravamo quelli del pre campionato»

Il coach dopo la sconfitta contro Napoli, costata ai suoi l’eliminazione dalla Coppa Italia: «Abbiamo perso una grande occasione»
Coach Alessandro Magro - Foto Alessia Doniselli/Ciamillo-Castoria © www.giornaledibrescia.it
Coach Alessandro Magro - Foto Alessia Doniselli/Ciamillo-Castoria © www.giornaledibrescia.it
AA

«La cosa che mi dispiace di più e della quale mi assumo la responsabilità, è che sembravamo quelli del pre campionato». Non cerca scuse, non si concede e non concede attenuanti coach Alessandro Magro che ha spinto al limite anche alcune proprie scelte tattiche per cercare di ridare un senso a un serata che senso non ne ha avuto.

La Germani Brescia è stata travolta da Napoli e con questa sconfitta, non una semplice sconfitta, bisogna farci i conti. Più prima che subito: «Perché ora non vorrei che questa serata ci lasciasse degli strascichi e delle scorie alla ripresa. Adesso una settimana di riposo che ci serve per dimenticare e ricaricare per farci trovare pronti in vista dell’ultimo sprint».

Ma per fare i conti con un’uscita di scena così inattesa non perché non potesse accadere, ma per contenuti, occorre prima masticarla. «Dico intanto che oggi (ieri, ndr) per i bresciani è San Faustino, un giorno importante che vuole dire molto anche per il club visto che Faustino (Ferrari, ndr) è stato anche colui dal quale tutto è iniziato. Un grazie e un pensiero a lui al quale avremmo voluto dedicare altro, va comunque rivolto... Sinceramente pensavo che i pronostici di un certo tipo si fossero esauriti col precedente quarto e invece...». E invece: «Napoli alla quale vanno comunque meriti, ha fatto la differenza con l’aggressività, con il suo giocare duro. Noi abbiamo interpretato male anche il metro arbitrale. Che dire? Di solito non siamo questi, è stata una brutta gara e ci può stare. Solo che è successo in una gara a eliminazione diretta».

E poi il punto più interessante di tutta l’analisi: «Ci sono mancati i nostri giocatori simbolo e man mano ho cercato di pescare energie da chi mi sembrava più in forze nei vari momenti. Infatti ho cercato anche di stravolgere i quintetti tenendo giocatori a lungo in panchina (come Christon, ndr) e facendone giocare altri fuori ruolo (come Massinburg play, ndr). Ma non si è trattato di messaggi per nessuno: solo della voglia di provare a cambiare le cose visto che quello che stavamo facendo non andava bene. Probabilmente ho sbagliato anche questo tipo di scelte, ma certo non volevo puntare il dito contro nessuno... Abbiamo smesso di passarci il pallone, poi ci è presa anche un po’ di frustrazione. Tutti potevamo fare meglio, di certo abbiamo perso una grande occasione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.