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Germani, Jason Burnell vola sulle ali del suo angelo custode

Lo scorso gennaio l’americano ha perso l’amata nonna Carolyn Rose: i due viaggi negli Stati Uniti e una luce nuova
Jason Burnell, ala della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Jason Burnell, ala della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Forse un giorno la stagione di Jason Burnell diventerà la trama di un libro, di un film, o di una serie. È la migliore della carriera dell’ala della Florida, che il prossimo 15 agosto compirà 28 anni, che dopo gli anni della formazione negli States ha giocato solo in Italia. Un anno a Cantù, due stagioni alla Dinamo Sassari, una a Brindisi. L’anno scorso era alla Germani: 8.5 punti di media in 22.1 minuti di utilizzo in regular season, 3 rimbalzi e 2.3 assist.

Cambio di passo

Il campionato 2023-2024 è stato buono. Forse non ottimo. JB era in un contesto con maggiore concorrenza (la squadra ruotava dieci elementi), in alcuni casi aveva fatto fatica ad accendersi. Spesso era parso nervoso. Quest’anno, in stagione regolare, ha giocato 24.3 minuti a partita, segnando 12 punti, cui si aggiungono 3.5 rimbalzi e 2.2 assist. Fin qui i numeri. Poi, c’è il resto. Burnell è diventato da subito uno dei leader emotivi della squadra. Dal primo giorno di pre-season. Ne tiene alti i ritmi, ne accresce l’intensità. Entra sempre dalla panchina, ma il vero sesto uomo è lui (lo scorso anno era CJMassinburg). Gioca esclusivamente da ala grande, ruolo che predilige. È responsabilizzato. E ha sempre risposto presente. Tanto da guadagnarsi una nomination come miglior sesto uomo della regular season. Il premio, alla fine, è andato a JD Notae di Trapani. I due non si sono affrontati a specchio nella serie di semifinale – lo statunitense dei granata è un play-guardia –, ma per quanto riguarda l’incrocio ai play off Burnell è stato infinitamente migliore dell’avversario.

Nel privato

La vita privata di Jason è stata attraversata da tantissime emozioni. Belle, brutte, di certo forti e travolgenti. Lo scorso 12 luglio ha sposato la compagna Anacia Wilkinson, che adesso è in attesa del primogenito. Nel corso dell’autunno si sono complicate le condizioni di salute dell’amata nonna dell’ala della Germani. Una figura quasi genitoriale per JB, che a metà gennaio era volato a casa per salutarla un’ultima volta. Carolyn Rose sarebbe scomparsa poco dopo. Burnell era poi tornato per i funerali. Quattro, nel giro di una manciata di giorni, i viaggi attraverso l’oceano. Poche, pochissime le ore di sonno. Nonostante tutto, Jason non aveva saltato una singola partita. Il 19 gennaio era regolarmente sceso in campo per la gara al PalaLeonessa, persa al supplementare contro Tortona: 28 minuti in campo, 18 punti, e una prestazione da gladiatore.

Più maturo

Il 25 gennaio, subito dopo il funerale della nonna, era riuscito ad arrivare in Italia in tempo per contribuire con 12 punti in 25 alla vittoria di Brescia a Varese. Da quel punto in avanti Burnell è parso fare un ulteriore salto, anche a livello di maturità. In campo è un raggio laser, connesso a sé stesso e alla squadra. Nessun colpo di testa, solo dedizione pura. L’altra sera la preghiera e la dedica al cielo dopo i fondamentali liberi realizzati nel finale. Jason vola sulle ali del suo angelo custode nella stagione migliore di una carriera nella quale manca ancora un titolo vinto...

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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