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Germani, Della Valle: «Quattro gare da trofeo»

Il capitano della Germani ieri ospite a Teletutto: «Ora possiamo coronare una stagione eccellente»
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Basket Time - Puntata del 17/04/2025
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La partita con Scafati «non sarà necessariamente bella da vedere. Si giocherà sul filo dei nervi. Anche per questa ragione dovremo farci trovare pronti». Amedeo Della Valle, capitano della Germani, ha parlato pure dell’impegno di domani, sabato, alle 20.45, al PalaLeonessa, nel corso della settimanale puntata di Basket Time andata in onda ieri sera, sul Teletutto.

Il punto, però, è che la Pallacanestro Brescia adesso ha la grande chance di chiudere la regular season tra le prime quattro e anche quella di chiudere davanti all’Olimpia Milano, in caso di sole vittorie da qui alla fine. Circostanza che potrebbe contribuire a disegnare una griglia play off «rivoluzionaria» rispetto agli ultimi anni (anche se, con ogni probabilità, gli esiti saranno più o meno gli stessi).

Quattro gare

Alla fine della stagione regolare mancano quattro partite. «Vincerle tutte – ammette la guardia che venerdì scorso ha compiuto 32 anni – per noi sarebbe come alzare un trofeo. Ci darebbe una grande soddisfazione e sarebbe il coronamento della nostra ottima annata».

C’è però da stare attenti «alle motivazioni – ricorda Della Valle –. Veniamo da un ciclo difficilissimo di cinque partite contro avversarie di massimo livello. Noi stessi non sapevamo come saremmo riusciti ad affrontarle». La Pallacanestro Brescia, adesso, ha un calendario sulla carta più semplice (dopo la gara interna con Scafati, un’altra partita in casa con Reggio Emilia, il viaggio a Sassari per affrontare la Dinamo e l’ultima, ancora nel palazzetto di via Caprera, contro Treviso). Scafati, dal canto proprio, si gioca le ultime chance di salvezza. E sono piuttosto poche. In qualche modo, la mente torna a quando proprio la Givova ottenne la permanenza nella massima serie battendo i biancoblù all’ultima di regular season (2022-2023) e condannandoli a restare fuori dai play off.

Il ruolo

Pure quella era una versione della Germani della quale Della Valle ha fatto parte. Era il suo secondo anno. Quello della Coppa Italia vinta (per lui, da Mvp). «Nel corso della prima stagione (la precedente, rispetto a quella a cui si fa riferimento, ndr) avevo una centralità nel gioco della squadra che, negli anni a venire, non sarebbe stata sostenibile».

Adv chiuse l’annata 2021-2022 da miglior giocatore della stagione regolare, «ma un impatto di quel tipo non avrebbe fatto il bene dei gruppi che sono stati costruiti dopo. Oggi non è così, e infatti, alla fine, riusciamo quasi sempre a giocarcela con tutti».

Il ragionamento origina da un discorso circostanziato sulle difficoltà che Brescia e il suo capitano vivono quando affrontano squadre come la Virtus Bologna, in grado di mettere pressione con grande fisicità, magari applicando una staffetta ad hoc proprio su Della Valle. «Per me resta un privilegio vivere situazioni di questo tipo – afferma lui –. Cerco di compiere la giocata giusta per la squadra. Questo è stimolante e favorisce non di poco il mio miglioramento personale. So che se cercassi soluzioni per me stesso farei il gioco degli avversari, finendo per bloccare il flusso di Brescia».

A proposito del ko di lunedì: «Ho letto in giro che quella di Bologna è stata una grande vittoria – afferma la guardia –. Mi fa piacere, perché significa che adesso ci danno molto credito». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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