Germani, c’è qualche speranza per il recupero di Ndour

Caso Maurice Ndour: non tutto è perduto. La Germani è tornata domenica notte da Bologna, dove ha perso sia gara-1 sia gara-2 della finale scudetto. Sui risultati ha gravato l’infortunio all’ala-centro senegalese, giocatore chiave della Pallacanestro Brescia, costretto ad abbandonare il campo quando mancavano 50 secondi alla fine del terzo quarto della prima partita.
Ebbene, l’infortunio che pareva di natura muscolare è in realtà di carattere tendineo. A essere leggermente lesionato è il tendine dell’adduttore della gamba destra. Il muscolo, in sé, sarebbe in buone condizioni.
Sabato Momo è andato in distinta per onor di firma. Ha sostenuto i compagni dalla panchina, fremendo. Non si è riscaldato, logicamente, ma era in piedi e camminava bene.

Ndour vuole giocare. Le sue sensazioni sono tutto sommato buone. E questo non è un dettaglio da niente, dato che il quasi trentatreenne (compirà gli anni il 18 giugno) è un atleta che si conosce e gestisce con attenzione, e che raramente forza.
L’esame
Lunedì mattina si sottoporrà a una nuova risonanza magnetica, dopo quella effettuata relativamente a caldo, venerdì. Se si dovessero riscontrare le condizioni di un impiego senza troppi rischi (leggasi peggioramento della situazione e infortunio a questo punto ben più grave, con tempi di recupero lunghi) lo staff potrebbe valutare la possibilità di un suo ritorno in campo.
La Germani giocherà gara-3 martedì 17, alle 20.30, al PalaLeonessa, che per l’occasione è sold-out.
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