Basket

Germani, Bologna brava a limitare le tre bocche di fuoco bresciane

Jacopo Bianchi
Hackett, Pajola e Cordinier sono stati fin qui in missione su Della Valle e Ivanovic, Bilan è stato costretto a girare piuttosto lontano dal canestro
La difesa di Toko Shenghelia - © www.giornaledibrescia.it
La difesa di Toko Shenghelia - © www.giornaledibrescia.it
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Bologna ha scelto di affrontare le prime due gare della serie con idee molto precise su entrambi i lati del campo. La priorità, e non avrebbe potuto essere altrimenti, è stata posta da coach Dusko Ivanovic sulla metà campo difensiva. Avendo un tasso maggiore di fisicità, diversi specialisti da spendere e delle rotazioni più profonde la Virtus ha scelto di mettere i bastoni tra le ruote all’attacco più corale del campionato interrompendone il flusso di gioco e aggredendone i creatori.

La difesa asfissiante delle Vu Nere

Tre difensori di primissimo livello europeo come Hackett, Pajola e Cordinier sono stati spesi in una staffetta soffocante per limitare Ivanovic e Della Valle. La scelta ha pagato i dividendi sperati. La coppia di esterni bresciani è stata tenuta a 14 punti totali in gara-1 (4/19 dal campo) e a 15 in gara-2. La Germani ha provato a far pagare questa scelta agli avversari utilizzandoli più per costruire per i compagni che per sé stessi. In gara-1 il regista montenegrino ha distribuito 11 assist, suo massimo stagionale, ma poi in gara-2 è rimasto fermo a zero. Discorso opposto per il capitano, che dopo i tre passaggi vincenti del primo atto ne ha fatti registrare otto nel secondo.

L’attacco bresciano fatica

L’incessante pressione sui due, però, ha privato i biancoblù di terminali offensivi da quasi 30 punti di media in combinata e ha lentamente, ma inesorabilmente, eroso il flusso dell’attacco bresciano, che dopo gli 87 punti segnati nella prima sfida si è fermato a soli 65 (nuovo minimo stagionale) nella seconda. Bilan è stato invece arginato dai bianconeri con la coppia Zizic-Diouf, senza mai ricorrere ai raddoppi. Il centro croato ha segnato 26 punti in due partite, ma è stato costretto a girare spesso lontano dall’area come evidenziato dai 4 tiri da tre punti tentati e dai soli 11 rimbalzi totali. Anche il terzo epicentro dell’offensiva bresciana ha provato a mettersi al servizio della squadra, ma non è stato facile per la Germani ridistribuire le responsabilità avendo un roster meno talentuoso e meno profondo rispetto agli avversari, ulteriormente indebolito dall’infortunio di Ndour.

Shengelia superstar 

Dall’altra parte del campo Bologna si è affidata totalmente al suo condottiero Shengelia che ha prodotto a 360° per sé e per i compagni: 29 punti in gara-1 e 15 conditi da 8 rimbalzi e 7 assist in gara-2. Oltre al «palla al georgiano e pedalare» la Virtus si è concentrata sul pick&roll provando a coinvolgere il più possibile Bilan e Della Valle per attaccarli direttamente o sui cambi difensivi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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