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Winter Marathon: bellezza e fascino anche senza neve

Ieri il via da Madonna di Campiglio con tanto di prova sul ghiaccio. Oggi 400 km da macinare
  • Le foto della prima tappa della Winter Marathon
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L'avventura sulle Dolomiti è iniziata. Peccato solo che manchi l’elemento principale: la neve. In una cornice da tardo autunno più che da fine gennaio, sono partiti in 126 da piazza Righi di Madonna di Campiglio per la prima tappa della 34esima edizione della Winter Marathon. 

La gara per auto storiche, la maggior parte delle quali costruite entro il 1968, è lunga più di 500 chilometri, con 65 prove cronometrate, 6 prove di media e 15 passi dolomitici da affrontare uno dopo l’altro in 16 ore al volante. Mancherà la neve sulle strade, ma non mancano il cuore e l’emozione a coloro che ci sono e si godono un panorama illuminato dalla luna quasi piena e dagli addobbi natalizi ancora presenti nei paesini di montagna tra Trentino e Lombardia.

«Abbiamo allungato e allargato il percorso per renderlo ancora più avvincente» è il pensiero di Andrea Vesco che, in inverno, con il padre Roberto organizza la Winter Marathon e in primavera inoltrata, da pilota, vince la Mille Miglia. «È sicuramente più difficile fare gli organizzatori che correre» ammette la famiglia bresciana che ha fatto di una passione la propria professione.

«Tutti i passi sono aperti e il percorso è confermato. Avevamo preparato quattro alternative, ma la scelta alla fine è caduta proprio sul tracciato già deciso».

Ieri, con l’auto apripista partita alle 19, se ne sono andati i primi 110 chilometri di corsa, con le vetture che hanno affrontato la prima tappa Campiglio-Ponte di Legno- Campiglio, con tanto di prova anche sulla pista di ghiaccio Val di Sole. Un aeroporto d’altura, con una pista lunga un chilometro dove atterrano gli ultraleggeri privati. E che senza aereo diventa un percorso di guida sportiva per auto. Proprio come accaduto ieri sera, con l’anello ghiacciato che ha subito fatto una prima mini selezione, vista la difficoltà delle auto sul ghiaccio vivo. Gli equipaggi inseguono fin dalla prima curva il duo Tiberti-Bellini, vincitore lo scorso anno. «Cerchiamo ciò che nessuno è ancora riuscito a fare nella storia di questa corsa: trionfare per due edizioni di fila» raccontano col vento che soffia e abbassa la temperatura sotto lo zero. Oggi si riparte alle 11 con 400 chilometri da macinare. Passo dopo passo.

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