Sci, Rossetti è pronta per la prima mondiale: «Voglio essere libera»

Il countdown mondiale di Marta Rossetti dice -1. Domani è in programma lo slalom iridato alla rassegna francese di Courchevel-Meribel (prima manche alle 10, seconda alle 13.30) e al momento dello start per la slalomista di Raffa di Puegnago sarà non solo il debutto ad un grande appuntamento, ma anche un cerchio che si chiude.
Due anni fa di questi tempi sperava di gareggiare «in casa» a Cortina d’Ampezzo, invece era a casa con un ginocchio appena operato dopo la rottura del crociato. Ventiquattro mesi dopo, dalla difficoltà del post infortunio alla lenta risalita, eccola pronta ad andare al cancelletto di partenza per giocarsi la sua grande chance. «Gli ultimi giorni di allenamento tra Ponte di Legno e Sestriere sono andati bene - racconta Rossetti - e oggi andremo in pista a Meribel per una sciata libera. Vediamo come va, io voglio solamente essere tranquilla».
Generalmente il Mondiale, per chi galleggia tra la qualificazione alla seconda manche e qualche buon piazzamento, è un’occasione. I contingenti limitati per nazioni fanno sì che talvolta la concorrenza sia leggermente inferiore rispetto alla Coppa del Mondo. Anche se... «Delle migliori 30 in stagione, solamente due non gareggeranno qui, quindi in questo caso il livello è identico. Piuttosto sono io a sperare che il Mondiale non sia come la Coppa del Mondo: il fatto di non doversi giocare per forza qualcosa al di là delle medaglie, magari può far sì che io possa scendere più libera di chi invece ha grandi pressioni».
Ciò non toglie che ad un campionato del mondo si vada per guadagnarsi un posto nella storia. Pur mantenendo i piedi per terra: «Se devo essere obiettiva - spiega ancora la poliziotta di Raffa - è giusto ambire ad un posto nelle prime quindici, ma so che è tosta. L’atmosfera? Se devo essere onesta appena arrivata sono andata in camera a riposare e non sono andata a fare un giro per Meribel. Sono molto concentrata su questa gara, non voglio distrazioni, non sono nel mood turistico. Penso solamente allo slalom».
È indubbio che rispetto ad un anno fa le prospettive per Rossetti siano meno fosche dopo le quattro gare a punti nella Coppa del Mondo in corso (18ª a Killington). «Sono felice della mia stagione, anche se potevo raccogliere sicuramente dei risultati migliori per quello che ho fatto vedere in allenamento e altre volte ho raccolto meno di quanto meritavo. Ma nel complesso sono in crescita e felice dopo che la scorsa era stato un incubo. Sono tranquilla mentalmente, ho fatto un piccolo passettino nella direzione di quanto mi sono prefissata».
Infine, inutile dire che anche Marta Rossetti è stata scossa negli ultimi giorni dalla morte prematura di Elena Fanchini. «Non ho mai avuto il piacere di incrociarla, perché quando lei ha smesso io sono entrata in Nazionale A. Ma sono cresciuta con il mito delle sorelle Fanchini, essendo di Brescia ancor di più. E poi l’anno scorso il mio allenatore era Devid Salvadori, il compagno di Nadia Fanchini. La cosa mi ha colpito e sono veramente molto dispiaciuta, ma in queste circostanze non credo che servano molte parole».
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