Sci, Franzoni c’è: il superG di Bormio fa rima con continuità

Giovanni Franzoni ha la fortuna di poter scegliere con quale sentimento lasciare Bormio. Rimuginare un po’ per un risultato nelle sue corde non ancora arrivato, oppure benedire la continuità. E alla fine questa al momento ha una valenza per il 21enne di Manerba del Garda, che dopo aver raccolto i primi punti in discesa raccoglie anche un 22° posto nel superG sulla Stelvio dominato dal leader della classifica generale Marco Odermatt.
Tempi
In una gara con distacchi elevatissimi così come era stato in discesa (Odermatt ha rifilato 64 centesimi all’austriaco Vincent Kriechmayr - ancora sul podio dopo il tronfo nella libera - e 1’’22 al connazionale Loic Meillard, ma già il decimo - Gino Caviezel - era staccato di 2’’26), Franzoni tutto sommato si difende ancora bene chiudendo con un gap di 3’’38. Un po’ di rimpianto può starci, perché a 4 decimi c’era la top20 ed a 9 la top15. Ma Franzoni ha accumulato tantissimo ritardo nella parte alta (39° riscontro), ma poi nel tecnico è andato in crescendo chiudendo ancora benissimo nel finale (8° parziale).

«Soddisfatto a metà»
«Sono soddisfatto a metà - ammette Franzoni - e se devo dirla tutta un po’ mi girano, perché in alto ho proprio sbagliato. Non è arrivato il risultato sperato, ma andare due volte a punti in discipline differenti è un bene, così come averlo fatto su fondi nevosi diversi. Stavo meglio dopo il virus dei giorni scorsi, ma in partenza ho avuto qualche problema con gli scarponi e l’ho pagato. Però arrivare 22° sapendo che sto sciando al 60-70% per vari motivi, mi fa pensare che quando starò bene del tutto può arrivare qualcosa di buono». Alla fine, dopo Innerhofer (19°) è stato pur sempre il miglior azzurro, meglio di Marsaglia (25°) e Casse (28°). E al traguardo, vicino al gemello Alessandro e ai fan dello Sci club Benaco, è stato pizzicato dalla telecamera a puntarsi la testa con un dito. Come a dire... «Che sono stato uno stupido. In cima ci voleva più cattiveria, ma mi sono fatto condizionare vedendo in tv le discese dei forti. Invece bisognava rischiare e basta».
Si chiude comunque bene un 2022 che gli ha portato anche Coppa Europa e titoli mondiali Junior: «Ho raccolto abbastanza. Ho preso tante batoste fisiche e mentali e tante lezioni che sono servite. L’anno scorso a Bormio ho preso 6’’ in superG e in discesa neanche sapevo dove ero girato... Se continuo così, magari in pochi anni posso giocarmi le prime posizioni».
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