Sara Andreani, la 18enne che salva la pallamano di Leno

Ci sono state partite in cui Sara Andreani è uscita furibonda dopo una sostituzione per poi rientrare più determinata di prima, altre in cui ha rifilato a un’avversaria tre stoppate di fila nella stessa azione, altre ancora (quasi tutte) giocate come se non ci fosse un domani. Succede quando a soli 18 anni hai già tre salvezze alle spalle e stai cercando di conquistarne un’altra nella A1 di pallamano col piccolo e indomabile Leno, costretto da sempre a lottare contro squadre dai budget ben più consistenti. Da quando è salito nella massima categoria il team della Bassa non l’ha più mollata: nel 2019 il traguardo arrivò ai play out, nel 2020 - in piena emergenza Covid - il team chiuse comunque davanti al Nuoro prima che la stagione venisse interrotta e l’anno scorso il traguardo è stato raggiunto all’ultimo appuntamento.
La squadra
Per il Leno, da sempre, ogni partita è una guerra per la sopravvivenza e a questa scuola si è forgiata la Andreani, uno dei talenti più luminosi della nostra pallamano, che nel 2019 ha disputato gli Europei Under 17 con la Nazionale italiana. Allora era terzino, così l’aveva impostata Giovanni Bravi, l’allenatore del Leno che ha avuto il merito di lanciarla in prima squadra quando la ragazza aveva appena 15 anni. In azzurro fu poi il ct Ljljana Ivaci a trasformarla in pivot, ruolo che Andreani occupa tuttora, supportata da un fisico che intanto ha raggiunto l’1.78 di altezza. Sara è di Manerbio ed è sorella d’arte: il fratello Luca si è imposto nella palla ovale e gioca nelle Zebre. «Avevo appena otto anni - ricorda oggi - quando un giorno lo accompagnai al campo di rugby di Leno dove si allenava. Così scoprimmo a pochi metri di distanza l’esistenza dell’Handball Arena. Entrai per curiosità e da allora è diventata la mia seconda casa».

Tra campo e realtà
Iscritta all’ultimo anno di Ragioneria, Andreani si allena tutti i giorni. «Un impegno che non mi pesa, riesco a conciliare studio e sport. Ricordo i tempi dei raduni azzurri, per venti giorni andavamo in palestra mattina e pomeriggio e l’ho sempre fatto con entusiasmo convinta che solo col lavoro si va avanti». Per il suo Leno questa ragazza ha fatto l’impossibile, anche giocare due partite in poche ore. Avendo meno di 20 anni può scendere in campo pure nel campionato di A2, in cui la società fa crescere le componenti del vivaio e spesso le partite dei due tornei si disputano nello stesso fine settimana. Il 30 ottobre dello scorso anno Leno-Erice (serie A1) e Brescia-Leno (serie A2) furono programmate però nell’arco dello stesso giorno e ciò non impedì a Sara Andreani di segnare 2 gol tra le 15 e le 16.30 nel primo match e poi altri 3 tra le 21 e le 22.30 del secondo, disputato al San Filippo. «Per me giocare è tutto e se l’allenatore me lo chiede sono disponibile anche per la A2, dove tra l’altro mi diverto di più. Nel campionato maggiore bisogna sempre dare il massimo». Sara è un punto di riferimento costante in tutti e due i team, in cui spicca per impegno e personalità. «Una sicurezza che mi è arrivata dal fatto che fin da piccola ero abituata a giocare contro avversarie anche di due anni più vecchie di me».

Le maestre
Di compagne di squadre ne ha viste passare tante, altre da qui hanno spiccato il volo per club più ambiziosi (l’ultima Annagiulia Francesconi, approdata prima al Salerno e poi al Pontinia), due le sono rimaste nel cuore. «Devo molto a Eleonora Costa e Nerea Costanzo, che mi hanno aiutato a crescere con i loro consigli». Nel futuro di Sara c’è l’iscrizione alla Facoltà di Economia, il presente annuncia ancora grandi battaglie con una salvezza ancora tutta da conquistare. «Abbiamo perso troppi punti per strada, l’obiettivo più realistico ora è evitare l’ultimo posto in classifica e approdare ai play out». In questi anni Leno ci ha abituati a imprese apparentemente impossibili, Sara Andreani è pronta a vincere anche questa, con l’aiuto delle compagne di squadra con le quali condivide passione e sacrifici. Uno dei tanti? Partire in pullman per Salerno, giocare la partita, tornare in serata: e poi, la mattina dopo, tutte in palestra a Leno per la gara di A2...
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
