«Quando Verstappen correva sui miei kart era già un campione»

«Il Max Verstappen che si vede oggi in Formula Uno è lo stesso che dieci anni fa correva con i kart. Aggressività e velocità erano uguali». Parola di Giancarlo Tinini, presidente della scuderia Crg di Lonato, che con Verstappen ha un legame speciale fin da bambino. È nella sua scuderia infatti che con il kart il neo campione del mondo, dal 2010 al 2013, ha corso e vinto tantissimo, mettendo quindi sul Garda le basi di quello che ieri si è trasformato nel primo titolo mondiale in Formula uno. WSK World Series, Euro Series e Nation Cup nell’anno d’esordio, quando si piazzò anche secondo (dietro ad Albon) nella Coppa del mondo CIK-FIA.
Il titolo iridato in KZ lo conquistò due anni dopo a Varennes, davanti a Leclerc (stagione in cui vinse anche l’europeo KF2 e KZ), diventando anche il più giovane pilota della storia di questa categoria a conquistare il Mondiale.
«È incredibile - disse in quella occasione - non credevo che sarebbe stato così semplice vincere in finale, visto che in questo circuito il gioco delle scie è molto importante. Devo ringraziare Crg per il telaio che mi ha messo a disposizione, ero veramente soddisfatto del bilanciamento e anche del motore preparato da mio padre che era perfetto».
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Anni importanti, di crescita fondamentale, dove il giovanissimo Max rivelava già le doti di incredibile talento che gli permisero poi, non ancora diciottenne, di esordire in Formula Uno. Se le doti sportive sono, da ieri più che mai, sotto gli occhi di tutti, c’è un lato più intimo che Tinini ama evidenziare: «Chi vede correre Max può pensare che sia una persona aggressiva e arrogante, invece è un ragazzo molto tranquillo» spiega il patron della Crg, azienda leader nel mondo del karting.
Per i suoi colori ha corso anche Lewis Hamilton, che nel 2000 vinse l’Europeo, e che Tinini ricorda con affetto speciale. «Tanto sono felice che ad Abu Dhabi abbia vinto Max, tanto sono dispiaciuto che abbia perso Lewis», ammette con sincerità. «Hamilton è una gran bella persona, non ha niente dell’arroganza che si può immaginare in pista. Quando si tolgono il casco, sia lui che Verstappen sono davvero due ragazzi molto tranquilli».
La grande sportività dei due si è vista anche ieri, non solo nell’abbraccio di Lewis a Max, ma anche nel saluto di congratulazioni che papà Hamilton ha portato a papà Verstappen e figlio. Sicuramente nei prossimi giorni Tinini avrà modo di commentare con il campione olandese la vittoria più importante della carriera, così come è solito fare dopo tutte le gare del suo ex pilota. «Siamo sempre in contatto, sia con Max che con suo papà Jos, anche se fisicamente è oltre un anno che non ci vediamo. Giusto due mesi fa gli ho inviato due kart preparati apposta per loro».
È proprio vero: il primo amore non si scorda mai. E a tal proposito, ecco cosa disse lo stesso Tinini dopo la vittoria iridata di Max nel 2013. «Verstappen è veramente in piena forma, sta dando il massimo in ogni circostanza. Al 99% questo sarà il suo ultimo anno in kart per passare all’automobilismo, per cui lasciare questo ambiente con un ricordo così è una bella cosa per lui e anche per noi. Direi che l’obiettivo è già stato raggiunto in pieno. Da parte nostra posso dire che siamo molto contenti per il risultato delll’ultima gara, ma anche per quelli raggiunti in generale in tutta la stagione».
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