Paolo Schiavone, il tennista bresciano che è anche influencer

Grazie a film, moda e sportivi italiani di successo, il tennis sta vivendo una fama enorme e anche sui social ha un grande seguito: ecco perché il giovane di Ospitaletto può dividersi tra Internet e il campo
Paolo Schiavone, tennista e content creator
Paolo Schiavone, tennista e content creator
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Paolo Schiavone è tennista professionista. Ha vent’anni – è nato nel 2004 – ed è originario di Ospitaletto. Ora vive sul lago di Garda, ma per qualche tempo dividerà la settimana tra Brescia e Milano. È stato infatti selezionato per far parte dei talenti della scuderia di Stardust House, agenzia di social media che cresce i content creator offrendo loro vitto, alloggio e strumenti per un anno. I talenti dell’Internet italian vivono dunque insieme per qualche mese, creando, caricando e condividendo. Facendo rete. Un Grande Fratello per Gen Z, per intenderci.

La sua è una storia interessante perché parla bene della generazione di nativi digitali che sta scavallando ora i vent’anni e che mischia sempre di più la carriera con la vetrina social. Se un tempo la carriera sportiva era nettamente slegata dal mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento – eccezione fatta per le ospitate e per gli spot pubblicitari – oggi è possibile fare entrambe le cose. Senza sacrificare impegno né da una parte né dall’altra, assicura Schiavone.

Il momento d’oro del tennis

Mentre scriviamo, Schiavone ha esattamente 101mila follower su Instagram, tondi tondi, e 87.600 su TikTok. Sul primo, quindi, è il sesto tennista italiano (maschio) più seguito dopo Sinner, Berrettini, Fognini, Musetti e Sonego. Su TikTok è secondo solo a Berrettini.

Le due cose – tennista e influencer – non si escludono, soprattutto se si conta che il tennis negli ultimi tempi sta vivendo una fama incredibile. Un po’ per i successi degli sportivi italiani – Jannik Sinner e Jasmine Paolini, per esempio – ma anche per fenomeni pop come il film «Challengers» di Luca Guadagnino con Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor.

Chi è Paolo Schiavone

Paolo Schiavone, dicevamo, ha vent’anni e gioca a tennis a livello professionistico. Partecipa a tornei internazionali del circuito Atp e a tornei Itf e il suo obiettivo sportivo è quello di entrare nei primi mille della classifica Atp.

Parallelamente sta portando avanti anche il suo progetto social e di content creation. Su Instagram e TikTok crea contenuti a tema tennis, mostrando la sua quotidianità e la vita di uno sportivo professionista, facendo anche vivere ai suoi ospiti delle giornate da tennisti.

Tutto questo lo fa da un anno e mezzo e da qualche giorno è stato selezionato per entrare nella Stardust, insieme ad altri nove influencer di diversi settori. Il fatto che il tennis stia vivendo un momento d’oro in Italia ha probabilmente influenzato il suo successo social, e anche lo stesso Schiavone lo conferma. Ciò che ha notato nell’ultimo anno – da quando Sinner è primo nella classifica mondiale Atp – è l’aumento di notorietà e di visibilità dello sport. «I successi di Sinner e degli altri hanno dato una grande mano. Sono contento: il settore tennistico italiano è il più avanti del mondo e ora lo si percepisce a livello internazionale».

Come si vive nella Stardust Housetornei 

La Stardust, racconta Paolo, è una sorta di accademia in cui «si vive insieme, si fanno lezioni e si creano contenuti. L’agenzia ci dà tutto a disposizione e noi abbiamo il tempo per farlo, insieme agli strumenti e alle competenze che qui possiamo costruire».

Fino a maggio vivrà quindi negli spazi monzesi di Stardust, continuando comunque ad allenarsi per sei ore al giorno e a partecipare ai tornei.

I suoi allenamenti restano principalmente a Brescia, dice. «Mi organizzo per allenarmi sempre qui da venerdì pomeriggio fino a lunedì, nei restanti giorni ho trovato alcuni campi su cui praticare».

Gli obiettivi

Se l’obiettivo tennistico di Schiavone (nome che peraltro tennisticamente richiama un’altra campionessa, Francesca Schiavone) è quello di scalare la classifica Atp e arrivare in top 1000 («in tempi brevi», sorride), sui social «vorrei fare capire e percepire al pubblico la bellezza del tennis, ma anche i sacrifici che lo sport richiede. Molti pensano che sia solo un gioco, ma è tanto di più. Bisogna sempre mettersi in gioco e sperimentare nuove cose per migliorare in qualsiasi ambito della vita. Non solo nel tennis».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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