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Nuova Picanto: la piccola «naso di tigre» ruggisce in città

Abbiamo provato la neonata di casa Kia: comoda, facile da guidare, non sfigura in autostrada
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Kia continua l’offensiva nel Vecchio Continente. Quinto costruttore al mondo (in gruppo con Hyundai) con oltre 8 milioni di veicoli costruiti nel 2016, è cresciuta l’anno scorso del 5,6% in Europa, dove, nel 2018, conta di vendere mezzo milione di auto.

Nelle concessionarie italiane debutta in questo fine settimana una novità importante per il marchio, ovvero la terza generazione di Picanto, la city car che Kia Italia conta di vendere in almeno diecimila esemplari all’anno nel nostro Paese.

Bella e proporzionata. La nuova Picanto è davvero una bella macchinetta: proporzionata, elegante, per nulla tozza nonostante la lunghezza di soli 3,59 m (come la generazione precedente). Le linee sono tese e moderne, per nulla orientaleggianti (infatti è stata disegnata al Centro stile Kia di Francoforte); il frontale è segnato dalla grande griglia «a naso di tigre» (un marchio di famiglia), il paraurti ha feritoie verticali (che nella versione standard ospitano i fendinebbia), gli archi passaruota sono molto ampi e nuovo è il disegno delle luci posteriori a Led. La versione GT Line sfoggia inserti rossi e fendinebbia spostati dalle feritoie laterali alla griglia centrale, oltre a cerchi in lega da 16".

Notevole l’impressione techno anche all’interno, dove spicca il display touch di 7" appeso a centro plancia, unico caso nel segmento (il navigatore è un Tom Tom, con aggiornamenti mappe gratis per 7 anni, ovvero per l’imbattibile durata della garanzia). Inoltre, altra rarità per le city car, c’è la possibilità di avere la telecamera di retromarcia. La lunghezza è rimasta la stessa, ma l’abitabilità è aumentata, perché lo sbalzo anteriore è stato accorciato di 2,5 cm ed il passo tra le ruote è cresciuto di 1,5. Cresce anche il volume del bagagliaio, ora di 255 litri (+25%), il migliore del segmento (che, per capirci, è quello della Panda). I sedili sono frazionabili 60/40.

Il test. La vettura è omologata per cinque posti (ma, in realtà, è più comoda per quattro): la larghezza dell’abitacolo è davvero buona, tanto che guidatore e passeggero a fianco non si toccano all’altezza delle spalle.

La plancia è disegnata molto bene; consistenza e assemblaggio delle plastiche trasmettono un’ottima percezione di qualità. Molto bello, anche da impugnare, il volante polifunzionale. Comodo il bracciale centrale regolabile, con un vano di un litro di capacità.

Sotto il cofano, al debutto, due motori benzina: il 1.0 da 67 Cv ed il 1.2 da 82 (che però, tra non molto, verrà sostituito da un nuovo 1.0 turbo da 100 Cv), associati al cambio manuale. Per l’automatico bisognerà aspettare il 2019. Nei prossimi mesi arriverà anche la bifuel benzina-Gpl, che in Italia è scelta dal 29% dei clienti Picanto.

Su strada, nei dintorni collinari di Sitges, in Spagna, ci siamo davvero divertiti, perché la Picanto è quasi un giocattolino, comoda, facile da guidare, con un bello sterzo e la frenata rapida. Alla fine abbiamo preferito nettamente la 1.0: più elastica, morbida e con una risposta prontissima all’acceleratore, è perfetta per la vita urbana di tutti i giorni e non sfigura neppure in autostrada.

La versione 1.2 va ovviamente più forte, ma ha la coppia molto più in alto e va tenuta su di giri (ed i consumi ne risentono, mentre con la 1.0 una media reale superiore ai 20 chilometri/litro è più che credibile); e poi, essendo più rigida, saltella un po’ sulle asperità.

Sicurezza innanzitutto. Notevole, per la categoria, la dotazione di sicurezza, che comprende la frenata autonoma di emergenza (sulle versioni Urban e City), l’assistenza alle partenze in salita, il controllo della coppia in accelerazione, la telecamera di retromarcia e gli ancoraggi Isofix per i seggiolini sia anteriori sia posteriori. La carrozzeria ha aumentato del 44% l’impiego di acciai ad alta resistenza.

Uno dei punti di forza di Kia è da sempre il listino (associato alla citata garanzia di sette anni): la versione City parte da 10.800 euro (10.000 se non si vuole il climatizzatore); la Active da 11.300, la Cool (la più accessoriata) da 12.500. Per il Gpl servono altri 1.500 euro.

La Gtline è proposta solo full optional a 15.000 euro. Come sempre, però, Kia Italia attua, sino a fine maggio, una politica di lancio aggressiva: sconto di 1.500 euro sul listino, che perciò parte da 9.300 per la Picanto base; Techno Pack in omaggio sulle versioni Cool (valore 1.000 euro); premio permuta o rottamazione di altri 500 euro; finanziamento Easy Kia, con rate da 100 euro al mese.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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