Michele Lamberti e il bronzo storico: «Un’emozione eguagliare mio papà»

Il dolce è nella coda. Nella penultima finale del Mondiale qatariota il movimento bresciano ritrova il podio iridato dopo 33 anni. Michele Lamberti, settimo in apertura di serata nei 50 dorso, conquista il bronzo nella staffetta 4x100 mista, acciuffando la prima medaglia pesante della carriera insieme ai colleghi Nicolò Martinenghi, Gianmarco Sansone e Alessandro Miressi. L’Italia è terza in 3’31”59, alle spalle di Stati Uniti (3’29”80) e Paesi Bassi (3’31”23). Al lancio Lamberti tocca sesto in 54”28, mentre i suoi colleghi mantengono stabilmente la terza piazza.
Le sensazioni
«È un’emozione molto molto bella eguagliare mio papà e riportare Brescia sul podio iridato. Chiudere il Mondiale con due finali è stato il top, la medaglia è invece indimenticabile. Sono molto stanco, gli ultimi 15 metri della staffetta ho sofferto parecchio, ma quando ho visto Miressi toccare per terzo sono esploso di gioia. Sostituire Ceccon non è stato semplice, ma ho cercato di dare il mio contributo e il bronzo sarà il ricordo indelebile di questa avventura in Qatar», commenta un esausto Lamberti appena completato il giro d’onore.
Futuro
Da grande lavoratore qual è, il portacolori di Gam Team e Fiamme Gialle ha già in mente i prossimi obiettivi. «Il Mondiale mi ha indicato le cose da migliorare. Sui 100 devo sudare ancora, ci vorrà pazienza, ma andrò agli Assoluti con fiducia per avvicinarmi al minimo olimpico. Forse a Riccione nuoterò anche i 100 delfino».

La giornata conclusiva del Mondiale di Doha ha visto Michele in acqua per tre volte: nella finale dei 50 dorso e poi nella batteria e nella finale della 4x100 mista. Nella prova individuale il ventitreenne si è espresso in 24”82, chiudendo al settimo posto, con un peggioramento di 14 centesimi rispetto alla semifinale. Se anche avesse ripetuto il tempo di sabato Lamberti non sarebbe comunque salito sul podio, tanto era alto il livello in vasca. Ha vinto l’australiano Cooper (24”13) davanti allo statunitense Armstrong (24”33) e Masiuk (24”44).
«Sono contento, è stata una bella gara, la mia prima finale mondiale individuale segna un capitolo importante della carriera, pertanto mi sono voluto divertire. Ho sbagliato qualcosina rispetto a sabato in subacquea, in partenza non ho rispettato tutti i dettagli, ma va bene così».
La staffetta
In staffetta, nel corso della batteria Lamberti (parziale da fermo in 54”23), insieme a Ludovico Blu Art Viberti, Federico Burdisso e Alessandro Miressi aveva chiuso con il sesto riscontro cronometrico in 3’34”20, ma i quattro oltre ad acciuffare la finale avevano conquistato anche il pass olimpico. Così nell’atto conclusivo senza lo stress del biglietto per Parigi gli azzurri hanno potuto pensare solo alla caccia alle medaglie. Rispetto al mattino sono stati confermati soltanto Lamberti e Miressi, mentre al posto di Viberti è subentrato Martinenghi (doppio argento individuale nei 50 e nei 100 rana) e in luogo di Burdisso ha nuotato la frazione a farfalla l’esordiente Gianmarco Sansone. L’Italia ha fatto il suo, tornando sul podio dopo l’oro di Budapest 2023: «Siamo un gruppo affiatato e allegro - conclude Lamberti -, io sono forse quello più tranquillo, l’ambiente è davvero sereno. Si scherza, si fanno delle battute e ci si diverte tanto. Ma poi quando si deve scendere in acqua si pensa solo a migliorare i propri tempi». E quando il gioco riesce si acciuffa anche la medaglia. Un bronzo dal sapore magico, per rinverdire la tradizione di famiglia. La seconda generazione come la prima.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
