Marcell Jacobs, esordio deludente: dubbi sul prosieguo della stagione

Più che un prologo è sembrato un epilogo. Il debutto stagionale di Marcell Jacobs è una controprestazione che apre dubbi consistenti sul prosieguo brillante della sua stagione. Meglio cestinarla subito e ricominciare a scrivere il libro dalla fatica successiva. Vedere il campione olimpico di Tokyo 2021 – e quinto classificato nella finale a cinque cerchi di Parigi 2024 – piazzarsi ottavo e ultimo nei 100 metri del meeting di Turku, con un modestissimo tempo di 10”44, è stato davvero triste. Se a ciò si aggiunge che nella batteria il desenzanese era stato appena quarto con 10”30, acciuffando quindi l’atto conclusivo solo grazie al tempo di ripescaggio, si comprende come la trasferta finlandese debba essere archiviata negativamente. Ci si aspettava tutt’altro, ma adesso non è tempo per piangere. Considerando che la prossima uscita sarà venerdì occorrerà resettare tutto e rimettersi a correre, non a camminare.
Comparsa
Non è stato l’esordio desiderato. Jacobs è evidentemente ancora alla ricerca della migliore condizione, magari ha caricato pesantemente in allenamento, ma a giudicare dalle dichiarazioni rese alla vigilia anche lui si attendeva di recitare un altro copione. Invece più che protagonista il gardesano è stato semplice comparsa nella tappa Oro del Continental tour intitolata a Paavo Nurmi. Una finale centrata con l’ultimo tempo a disposizione e un ottavo posto nel turno decisivo (piazzamento che in una classifica ufficiale di una gara di velocità non compariva accanto al suo nome dal 26 gennaio 2013, quando in un 60 indoor era stato nono in batteria a Modena) con il tempo di 10”44: Jacobs non correva un 100 metri così piano dal 29 agosto 2020, quando nella semifinale degli Assoluti di Padova fu primo proprio con 10”44, nel giorno in cui tre bresciani (lui, Rigali e Federici) monopolizzarono il podio degli Italiani.
Prossimi step
Il fatto che si sia rialzato nella seconda parte di gara evidenzia come lo sprinter delle Fiamme Oro non abbia trovato le sensazioni giuste in una volata che era cominciata come meglio non si poteva: il suo crono di reazione è stato infatti di 100 millesimi, cifra esemplare, in quanto sarebbe bastato un millesimo in meno per incappare nella squalifica per falsa per partenza. Già nel primo round (col vento favorevole di +0,7 m/s) Jacobs era stato buono solo nei primi trenta metri, poi gli avversari erano scappati via e lui aveva arrancato nella fase lanciata. Il 10”30 gli era bastato comunque per superare il turno, comandato dal britannico Romell Glave in 10”12 nell’altra semifinale con vento di +1,7 m/s. Poco più di un’ora dopo, in prima corsia e sospinto da un vento favorevole di un metro, Jacobs non è stato mai realmente dentro la gara, vinta da Glave in 10”08 davanti al canadese Jerome Blake (10”09) e al ghanese Benjamin Azamati (10”10). Le recriminazioni finiscono qui. Fra due giorni c’è la possibilità di rivincita, venerdì allo stadio dei Marmi di Roma, in occasione dello Sprint Festival. Anche lì doppio sprint, alle 19.25 e alle 20.35.
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