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Jacobs e Rigali, trenino olimpico: La 4x100 bresciana vola a Parigi

Mario Nicoliello
Ai Mondiali di staffette c’è il pass al primo tentativo. Il desenzanese: «Fiduciosi che si possa migliorare»
La 4x100 italiana - © www.giornaledibrescia.it
La 4x100 italiana - © www.giornaledibrescia.it
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Il Comandante Jacobs ha condotto l’equipaggio in porto e si è assicurato una seconda carta da medaglia ai Giochi parigini. Nella capitale francese lo sprinter di Desenzano potrà difendere i titoli olimpici di 100 (non ha ancora stampato il minimo di 10”, ma occupa una posizione rassicurante nel ranking, quindi virtualmente è tra i 56 qualificati) e 4x100, dopo che il quartetto veloce azzurro ha staccato il pass nella semifinale del Mondiale di staffetta a Nassau nelle Bahamas.

Come a Budapest 2023

Sabato notte la truppa tricolore, col camuno Roberto Rigali al lancio, Jacobs sul contro rettilineo, Lorenzo Patta in curva e Filippo Tortu a chiudere l’opera, ha compiuto la missione esprimendosi in 38”14 nella propria batteria e chiudendo alle spalle degli Stati Uniti (37”49). Una gara fluida e amministrata nel finale, poiché la seconda posizione era quella che serviva per ricevere il biglietto aereo per la Francia.

Certezza

Jacobs ha fatto ancora una volta la differenza, la sua presenza è imprescindibile nella formazione titolare. «L’unico sicuro del posto è Marcell», ha ribadito il responsabile della velocità azzurra, Filippo Di Mulo. Così pur avendo saltato i due raduni primaverili di Roma ed essendosi aggregato al gruppo solo lunedì scorso a Miami, il desenzanese ha dimostrato di che pasta sia fatto, mettendosi sulle spalle la squadra e trascinando i compagni a dare il massimo.

Ognuno ha fatto il suo, sfoderando una sensazione di grande sicurezza e mantenendo costantemente il testimone in seconda posizione. Rigali, confermato al via dopo i problemi fisici di Simonelli, ha disegnato una discreta curva, cambiando in 10”63, 31 centesimi dietro agli Stati Uniti. Jacobs ha ricevuto il bastoncino con i tempi giusti e non ha guardato in faccia alcun rivale stampando un 9”04 che a inizio maggio può essere preso positivamente, anche se è ovvio che a Parigi per confermarsi sul trono a cinque cerchi servirà decisamente di più. È piaciuta comunque l’azione del gardesano, mai impicciato e capace di distendersi mantenendo i giusti giri di un motore ancora non lanciato alla massima potenza.

Chi ha impressionato è stato Patta, superlativo nel ricevere e nel portare il testimone, e splendidamente efficiente pure sul piano cronometrico (9”19). Tortu ha gestito le forze, lasciando scappar via Lyles (8”95) e amministrando il piazzamento, con una frazione da 9”28.

Consapevoli

Nella notte appena trascorsa gli azzurri si sono giocati le medaglie, entrando in finale col quarto crono complessivo, superati anche da Giappone (38”10) e Canada (38”11). «La cosa fondamentale era arrivare nelle prime due posizioni e qualificare la squadra ai Giochi, siamo entrati in pista pensando più a Parigi che alla prestazione in sé. I cambi non sono stati forzati, per essere sicuri di portare il testimone al traguardo, quindi siamo fiduciosi che si possa ancora migliorare tanto», ha raccontato Jacobs dopo la gara, dicendosi onorato di «far parte di questa grande famiglia, un gruppo unito la cui forza è il saper creare una grande atmosfera».

Aldilà del risultato, la seconda recita servirà a Jacobs per mettere fieno in cascina e rodare ancora di più la macchina. Nel frattempo, il desenzanese ha ufficializzato anche una nuova uscita: dopo Roma e Ostrava, e prima degli Europei, il 30 maggio sarà ad Oslo.

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