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Jacobs, dalla prima uscita arrivano segnali incoraggianti

Mario Nicoliello
«Sono molto contento di essere tornato a gareggiare, avevo bisogno di ritrovare queste sensazioni»: così il desenzanese dopo i 100 metri a Jacksonville
Il campione desenzanese Marcell Jacobs - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il campione desenzanese Marcell Jacobs - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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L’anno olimpico di Marcell Jacobs è cominciato con una prestazione incoraggiante. Il 10”11 stampato sabato sul rettilineo di Jacksonville, si porta dietro più luci che ombre, compilando una pagella ormai classica per l’alunno desenzanese di stanza in Florida: partenza decisamente migliorabile, sebbene senza un riscontro certo sul tempo di reazione allo sparo; fase lanciata più che discreta, ma visto che il video della prova non era in linea con la pista non si è potuta ammirare la vista laterale della falcata per apprezzare l’apertura del compasso; finale leggermente incerto, anche perché, essendo stato cambiato il verso di marcia all’ultimo minuto, gli sprinter non hanno inquadrato subito la linea di arrivo.

Ci è piaciuto rivedere il gardesano attaccarsi un numero di gara dopo otto mesi e uscire dalla pista sorridendo. Il riposo è stato più che produttivo, con l’impronta del nuovo coach Rana Reider visibile nella transizione tra lo start e il pezzo centrale, nel momento in cui il busto si porta in posizione eretta. «Sono molto contento di essere tornato a gareggiare - le parole a caldo di Jacobs - e soprattutto senza problemi. Avevo bisogno di ritrovare queste sensazioni. Ero un po’ teso e avevo tante incognite, ma è stato rotto il ghiaccio».

In merito alle varie parti di gara, il poliziotto è come sempre lucido nell’analisi: «In partenza il feeling non era né buono né pessimo, nella seconda parte invece mi sono sentito veramente a mio agio».

Infine il crono: «Non sono del tutto soddisfatto, pensavo di correre un po’ più forte, ma questi 100 metri erano parte della settimana di allenamento». Adesso testa al raduno di Miami e poi al fine settimana con Mondiale di staffette alle Bahamas: «La cosa più importante è portare la 4x100 alle Olimpiadi per poter difendere il titolo di Tokyo», conclude il desenzanese. Per quanto riguarda la qualificazione individuale, il minimo (10”00) non è ancora in cascina, ma anche senza lo standard, tramite il ranking, Jacobs ai Giochi ci sarà. L’auspicio è che nelle prossime uscite anche il requisito formale venga assolto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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