Gli Internazionali femminili di tennis puntano a crescere e guardano al 2024
È stata una 14esima edizione di successo per gli Internazionali Femminili di Brescia. La vittoria della ventitreenne ucraina Katarina Zavatska ha suggellato un’ottima settimana di gare.
«Il livello medio è stato decisamente elevato - ha detto Alberto Paris, direttore del torneo -. Abbiamo visto molte sorprese e tanti incontri equilibrati». A quanto di buono visto in campo va aggiunta la splendida cornice di pubblico in un luogo caratteristico come il Castello: è raro nel circuito internazionale giocare in una sede simile. «Quando pensiamo a come migliorarci il nostro primo pensiero va agli spettatori e a tutti quelli che vogliono assistere all’evento. Il nostro desiderio è quello di ampliare l’offerta dei servizi, proponendo un’esperienza a tutto tondo sempre più interessante» prosegue Paris.
Tanti gli eventi collaterali messi in calendario, uniti a piccoli accorgimenti strategici.«Abbiamo preferito scegliere questa data per non sovrapporci alle Mille Miglia - spiega il direttore -. Sarebbe stato inopportuno e deleterio sia per noi che per la città. Puntiamo a mantenere il nostro ruolo all’interno della realtà locale ed è per questo che abbiamo stretto collaborazioni durature con enti e fondazioni del territorio».
La gratuità del biglietto e la creazione di nuove agevolazioni come ad esempio la navetta - anch’essa senza costi per i fruitori - da San Faustino avvicinano in maniera ulteriore un evento internazionale alla gente bresciana.
Il Tennis Forza e Costanza, però, non vuole fermarsi e guarda al futuro in maniera molto ambiziosa. «L’appoggio di sponsor e collaboratori è molto forte, ci hanno dimostrato chiaramente di essere pronti a pensare in grande», prosegue Paris. Il prossimo anno la rassegna spegnerà quindici candeline e dal 2009 sono stati fatti passi da gigante sotto ogni aspetto. «Quando arriverà il momento di preparare la nuova edizione valuteremo una serie di componenti. Non escludo che si possa puntare ad aumentare il montepremi e la disponibilità di posti a sedere, con una nuova tribuna all’interno del campo 1. Ci avevamo già pensato negli scorsi mesi, ma abbiamo preferito rimandare questa eventualità che necessità di controlli e verifiche sulla sicurezza».
Gli Internazionali femminili in quasi tre lustri sono stati in grado di sconfiggere le difficoltà che si sono presentate, ritornando quasi come se nulla fosse dopo l’assenza forzata a causa della pandemia, e restano in prima linea per quanto riguarda la sensibilità verso i temi più attuali. Lo dimostrano gli accordi con la Poliambulanza, il Sorriso dei bimbi e la fondazione Zani e l’attenzione verso la sostenibilità dell’impatto inquinante delle palline utilizzate e della terra rossa impiegata sui campi.
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