Giro d'Italia, la corsa rosa riparte oggi senza Evenepoel e più timori

Il Giro riparte oggi da Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, dopo un giorno di riposo solo sulla carta. Soprattutto per dirigenti e organizzatori della corsa rosa, ancora sotto choc per l’abbandono di Evenepoel per Covid, che segue quello delle ultime ore di Uran, di Filippo Ganna e di una decina di altri corridori, tutti per il medesimo virus.
Sembra di essere tornati al periodo pandemico e la corsa torna a blindarsi. Stabilito infatti un giro di vite sul seguito della corsa con l’obbligo di indossare mascherine per chi avvicina i corridori per interviste o altro, come se gli «untori» fossero i giornalisti, mentre non si riflette forse abbastanza sui protocolli di sicurezza eccessivamente rigidi dei top team rimasti ancora al 2021 e sulle condizioni meteo che hanno «influenzato» il gruppo.
Dall’organizzazione
«Il maltempo non ha certo aiutato la situazione - spiega Marco Velo nello staff di Rcs - tuttavia siamo tutti perplessi perché in fondo si tratta solo di raffreddore, una linea di febbre o un poco di mal di gola, non di sintomi tali da rappresentare un serio pericolo. Ciò nonostante la salute dei corridori viene prima di tutto». «Il Giro ha scelto di aumentare le precauzioni per tutelarsi e tutelare la salute dei corridori» - sottolinea Marco Velo, anche perché ulteriori defezioni metterebbero in difficoltà la corsa che già paga un gap notevole nei confronti del Tour.
Tuttavia paradossalmente potrebbe guadagnarne lo spettacolo. «Non credo che con Evenepoel in gruppo non ci sarebbe stato spettacolo - sottolinea Velo stavolta da tecnico - perchè era evidente a tutti che il belga non aveva una squadra in grado di supportarlo sulle salite, mentre vedo molto ben organizzata la Ineos di Geoghegan Hart. Sono fiducioso che, se non avremo altre defezioni di primo piano, potremo ancora godere a pieno dello spettacolo del Giro».
Quali saranno quindi secondo Velo le tappe in grado di fare la differenza in classifica? «Le tappe realmente dure devono ancora arrivare, sopra tutte direi la tappa con partenza da Sabbio Chiese e arrivo al Monte Bondone, quella delle Tre Cime di Lavaredo e la cronoscalata finale. Non sottovaluterei a fine di questa settimana anche la tappa di Bergamo, bella tosta e in grado di riservare sorprese».
Le prossime tappe
Il Giro, con qualche timore e precauzione in più riparte oggi da Scandiano con Thomas in maglia rosa per un seconda settimana che alza l’asticella delle difficoltà confidando in un tempo più clemente anche se già oggi si dovrebbero scavalcare gli Appennini sotto l’acqua. Da superare il passo delle Radici a quota 1500 con diversi strappi e pendenze importanti ma non impossibili, altre due salitelle, compreso il pedalabile MonteMagno prima del traguardo in riva al Tirreno.
Tappa da possibili fughe o un finale da velocisti dal momento che si arriva a Viareggio, al pari di domani con la Camaiore Tortona. Poi, dopo il traguardo di Rivoli, alle porte di Torino, si fa sul serio e si sconfinerà in Svizzera senza il San Bernardo cima Coppi, prima di ritornare in Italia per un’altra volata prima dell’attesa tappa di Bergamo. Domenica sera probabilmente avremo una classifica più definita. In fondo il Giro è appena ad un terzo del suo «travagliato» cammino e promette ancora tanto spettacolo. Covid permettendo.
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
