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Giro d'Italia, a Ponte di Legno l’ultimo saluto dei bresciani

È partita sotto la pioggia la diciassettesima frazione con il Tonale in partenza, si arriva in Trentino.
  • Ponte di Legno sotto la pioggia
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Il Giro d'Italia è riaprtito da Ponte di Legno sotto la pioggia. Alle 12.30 è scattata dalla cittadina dell'Alta Vallecamonica la diciassettesima tappa della corsa rosa, che si concluderà a Lavarone, in Trentino.

Sono 168 i chilometri in programma, una lunghezza media, ma con partenza in salita verso il Tonale, poi tre Gpm, un terza categoria e due di prima categoria come il Vetriolo e il Monterovere che peseranno come macigni sulle gambe dei corridori provati dalle fatiche della tappa di ieri e certamente anche dal maltempo.

L'inizio 

La salita iniziale ai 1880 metri del Tonale non è fra i Gran premi della montagna, ma a freddo può far molto male alle gambe dei corridori. Non è la prima volta che Ponte di Legno ospita arrivi e partenze del GiroL’ultimo approdo fu nel 2019 con la vittoria di Giulio Ciccone, anche allora sotto l’acqua in una giornata piuttosto fredda. Abituata ai grandi eventi, tuttavia, per il Giro d’Italia, Ponte di legno ha fatto il meglio che poteva per accogliere e preparare la partenza.

Domenica c’è stata la pedalata rosa dal bike park in val Sozzine con la consegna delle maglie rosa ai partecipanti. Ieri sera invece c’è stato un party in rosa in piazza XXVII Settembre con musica e animazione al femminile. La corsa renderà omaggio ad una delle capitali dello sci e del turismo montano italiano transitando per il centro storico prima di recarsi al chilometro zero e prendere il via alla competizione.

La tappa

Non ci sono i cinquemila metri di dislivello della tappa di ieri, ma basteranno oltre tremila a fare selezione in una tappa considerata comunque di alta montagna. È divisa in due parti: partenza all’insù verso il passo del Tonale seguita da un tratto di oltre 70 chilometri in val di Sole (probabilmente il nome per una volta sarà smentito) tutti in discesa fino a San Michele dell’Adige dove si scalerà il passo del Giovo per transitare da casa Moser, a Palù dove la dinastia dei corridori trentini ebbe origine. Si passerà dalla suggestiva valle dei Mocheni per raggiungere Pergine Valsugana.

Le due salite finali sono il passo del Vetriolo (un nome che è già un programma), salita lunga con una media del 7% di pendenza, discesa verso Levico Terme e il lago di Caldonazzo prima di affrontare la salita del Menador con tratti stretti, gallerie intagliate e pendenze sempre oltre il 10%. Una prova arcigna per tutti i corridori e un banco di prova per i leader della classifica. Scollinato il Monterovere, pochi chilometri ondulati separano dal traguardo.

Il saluto

  • Il Giro d'Italia passa da Ponte di Legno e il Tonale sotto la pioggia
    Il Giro d'Italia passa da Ponte di Legno e il Tonale sotto la pioggia
  • Il Giro d'Italia passa da Ponte di Legno e il Tonale sotto la pioggia
    Il Giro d'Italia passa da Ponte di Legno e il Tonale sotto la pioggia

Prima delle 13.30 il Giro d'Italia ha lasciato la nostra provincia. Scavallando il Passo del Tonale la Corsa Rosa è entrata in Trentino chiudendo di fatto la due giorni bresciana. 

Sotto una pioggia battente i ciclisti sono partiti da Ponte di Legno ai piedi della cabinovia per poi attraversare il centro dalignese prima di imboccare la statale 42 per l'ascesa al Tonale, prima salita della diciassettesima tappa che porterà i corridori al traguardo di Lavarone. Tanta la gente - abitanti locali, ma anche turisti stranieri - che non hanno voluto perdersi il momento nonostante il maltempo.

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