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Giro d'Italia, un grande Tonelli terzo al traguardo del Santuario di Castelmonte

Il bresciano della Bardiani Csf Faizané è stato preceduto solo dal vincitore Bouwman e da Valter. Carapaz ancora in rosa, domani la Marmolada
Il bresciano Alessandro Tonelli - © www.giornaledibrescia.it
Il bresciano Alessandro Tonelli - © www.giornaledibrescia.it
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Diciannove, dodici, cinque e cinquantasette. Diamo i numeri. Quelli della tappa odierna del Giro d'Italia, la diciannovesima appunto, vinta da Bouwman (al secondo trionfo nella Corsa Rosa) davanti a Valter, e a uno strepitoso Tonelli, parte del gruppo che ha menato le danze in testa alla corsa per oltre 160 dei 178 km della Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte, in Friuli-Venezia Giulia, con sconfinamento nella terra di Pogacar e Roglic, la Slovenia. 

Dodici i corridori subito in fuga una decina di minuti dopo il via, cinque quelli sopravvissuti fino in fondo, arrivati al traguardo con un vantaggio di oltre 5 minuti su un gruppo oggi a tratti piuttosto lento.

Tra i fuggitivi il numero 57, il bresciano Alessandro Tonelli oggi terzo assoluto, che sceglie bene la fuga e non molla anche quando la salita stava mettendo a dura prova le sue doti di velocista. L'uomo della Bardiani Csf Faizané ci ha provato più volte anche sull’ascesa conclusiva a lasciare indietro i compagni di avventura, Vendrame (AG2R Citroen), Valter (Groupama Fdj), Bouwman (Jumbo-Visma) e Schmid (Quickstep Alphavinyl). Quinto all’approccio della volata finale ha evitato il tranello dell'ultima curva chiudendo sul gradino più basso del podio. Grande sconfitto l'italiano Vendrame punito dall'impostazione errata della volata finale e della secca curva posta a soli 60 metri dall'arrivo.

Pensavano già a domani invece, con la tappa di montagna principe e arrivo in quota sulla Marmolada (passo Fedaia), la maglia rosa Carapaz, Hindley e Landa scattati a 5 chilometri dalla fine. Domani appunto, con la Belluno-Marmolada di 168 km e 4.490km di dislivello, e domenica, con la cronometro finale di Verona, si deciderà il padrone del Giro d'Italia 105.

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