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Mondiali, delusione per Franzoni in discesa: «Potevo fare meglio»

Il gardesano 21° in discesa. «Peccato, volevo punti per migliorare i pettorali». Oro Von Allmen, Paris 4°
Giovanni Franzoni durante la discesa mondiale - © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Franzoni durante la discesa mondiale - © www.giornaledibrescia.it
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Se il superG era un misto di rammarico e orgoglio, la discesa mondiale di Saalbach lascia in bocca a Giovanni Franzoni l’amarezza di una delusione grande.

Onesto. «Speravo di entrare nei 15 per portare a casa punti preziosi per migliorare nella lista di partenza di Coppa del Mondo ed avere pettorali migliori. Non ci sono riuscito e, anche se farò il gigante (venerdì, ndr), sono dei Mondiali un po’ anonimi».

Sono passate diverse ore dalla libera che ha consacrato il parietà svizzero Franjo Von Allmen, ma dall’Austria la voce fa capire che il velocista di Manerba del Garda sta ancora facendo i conti con una grande delusione. Dopo un superG da grande per metà gara c’era la voglia di girare pagina, la discesa terminata al 21° posto a 1’’79 dal vincitore necessiterà di qualche ora in più di riflessione.

«Ho preso tantissimo nel primo intermedio quando bisognava far scivolare gli sci, con tre decimi in meno avrei guadagnato sette-otto posizioni», dice amaramente Franzoni. In effetti, solo nel terzo e nel settore conclusivo - come previsto - il 2001 di Manerba è stato all’altezza dei migliori.

«Non ho sciato male - ammette - ma per stare al livello dei top bisogna cambiare marcia. Non è tutto nero e c’è fiducia per le prossime gare, perché sto facendo una buona stagione. Ma sono i primi Mondiali in cui potevo portare a casa qualcosa che non è arrivato. Quando sei lì con i tempi, l’appetito per il podio ti viene. Anche perché questa è l’ora della mia generazione: Von Allmen e Monney fino a poco fa sgomitavano per entrare nei 30, ora sono oro e bronzo».

Podio vicino

Tra i due svizzeri, espressione della nouvelle vague, si inserisce l’austriaco Vincent Kriechmayr, argento a 24 centesimi. Mentre il rammarico grande, tra gli azzurri, ce l’ha Dominik Paris, quarto a 14 centesimi dal bronzo. Più indietro Schider (16°), mentre Casse è subito alle spalle di Franzoni.

E ora? «Vediamo il gigante - dice il bresciano - ma devo finire nei 30 in discesa questa stagione e prepararmi il terreno per l’anno prossimo». Al traguardo, peraltro, c’erano anche papà, mamma, zio e un paio di amici di famiglia per il gardesano. «Non li ho nemmeno visti a fine gara - chiude Franzoni - ma ho sentito mio padre:di solito mi stuzzica, ma vede che ce la sto mettendo tutta per centrare il grande risultato. Ha visto che sono competitivo, ma bisogna essere perfetti in tutti gli aspetti».

Ordine d’arrivo. 1) Franjo Von Allmen (Sui) 1’40’’68; 2) Vincent Kriechmayr (Aut) +0’’24; 3) Alexis Monney (Sui) +0’’31; 4) Dominik Paris (Ita) +0’’45; 5) Marco Odermatt (Sui) +0’’66; 16) Florian Schieder (Ita) +1’’64; 21) Giovanni Franzoni (Ita) +1’’79; 22) Mattia Casse (Ita) +1’’81. //

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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