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Coesione e tattica i segreti per essere protagonisti nella GdB Cup

In vista dell’atteso torneo del weekend i consigli dell’esperto Cotto (Timing): «Riscaldamento? È la base»
Un partecipante di una precedente edizione della GdB Padel Cup - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Un partecipante di una precedente edizione della GdB Padel Cup - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Trovare il giusto feeling col compagno, giocare semplice e soprattutto divertirsi. Sono questi i capisaldi di una buona performance sul campo da padel. Regole che devono essere incise nella mente dei partecipanti della GdB Padel Cup, competizione che va in scena questo weekend - sabato 27 e domenica 28 maggio - al Timing, struttura sportiva di eccellenza del territorio bresciano situata in via Dominatore Mainetti 15, a Nord di Brescia.

Da ricordare

«L’obiettivo principale - spiega Nicolò Cotto, giocatore e responsabile della scuola padel del Timing - è chiaramente quello di riuscire a giocare bene in coppia. Nel padel infatti c’è la brutta tendenza di dare colpa al compagno. Va fatto esattamente l’opposto: è fondamentale infatti trovare la giusta sintonia e collaborare per produrre un gioco organico. Si attacca e si difende insieme. Per quanto riguarda i consigli tecnici, il suggerimento è quello di esser più solidi e regolari possibili anziché soffermarsi sui colpi singoli. È infatti fondamentale sbagliare il meno possibile. Alla fine nel padel vince chi sbaglia meno. L’ultimo consiglio è cercare di dividersi bene i compiti. Se volessimo semplificare a livello strategico potremmo dire che il giocatore di destra deve cercare di costruire per il suo giocatore di sinistra, che deve essere assolutamente più aggressivo».

Per stare al top

Per chi invece punta in alto e vuol sognare la coppa GdB Padel Cup, ecco che i consigli si fanno più tecnici. «Sia ai più esperti che ai neofiti - prosegue Cotto - dico che risulta fondamentale iniziare con un buon riscaldamento. Giovani o non giovani, la cosa più brutta è incappare nelle primissime fasi del match con uno strappo che pregiudica poi il resto dell’intera competizione». Stretching leggero, andature, una corsetta, lavoro sulle cyclette e con elastici (che possono essere inseriti nella griglia sul lato esterno dei campi), sono gli esercizi consigliati.

Poi il focus passa al campo e alle strategie vincenti. «Come stare in campo? Il consiglio è quello di scegliere la posizione di campo in cui ci si trova più comodi. Per chi viene dal tennis può essere sotto rete, per difendere con un lob o una chiquita (un colpo piano che cade sui piedi dell’avversario, ndr) e mettere subito pressione. Per chi proviene dallo squash o ha iniziato col padel, ecco che la difesa può essere arretrata in quanto si potranno sfruttare con efficacia le pareti. Il servizio inoltre, soprattutto alla prima palla, è meglio forzarlo per complicare la ricezione degli avversari e poter quindi rispondere con aggressività. Se nel tennis si gioca negli spazi nel padel si gioca più di tattica, quindi in attacco mi sento di dire di insistere su un giocatore singolo con colpi regolari e costanti anziché cambiare fronte e attaccare sull’altro lato. È una mossa che paga spesso e che in molti dovrebbero utilizzare per raggiungere la vittoria».

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