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Atletica, Jacobs sceglie la Florida per la missione Parigi 2024

Il campione olimpico va da coach Reider: «Là per far sventolare il tricolore ai Giochi»
Marcell Jacobs - Foto di Giancarlo Colombo #PhotoColombo,
Marcell Jacobs - Foto di Giancarlo Colombo #PhotoColombo,
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La meta estera ha avuto il sopravvento su quella italiana. Sarà Jacksonville, città da quasi un milione di abitanti nella contea di Duval in Florida, la nuova base operativa di Marcell Jacobs. Il velocista di Desenzano ha preso e comunicato la decisione che l’ambiente dell’atletica tricolore attendeva. Una scelta inedita nel movimento azzurro, perché Jacobs sarà il primo campione olimpico dell’atletica italiana ad allenarsi continuativamente in terra straniera.

«Sono felice di annunciare che il mio nuovo allenatore è Rana Reider. Avevo detto che la decisione sarebbe stata rapida, anche perché i mesi che mi separano da Parigi 2024 non sono molti e voglio sfruttarli al massimo per ritrovare la piena forma fisica». Con questo nuovo connubio tecnico il bresciano potrà quindi confrontarsi quotidianamente con grandi sprinter di caratura globale, spezzando la solitudine che aveva caratterizzato il periodo romano con Paolo Camossi.

«Mi allenerò principalmente in Florida, a Jacksonville, con atleti di livello mondiale come Andre De Grasse, Trayvon Bromell, Abdul Hakim Sani Brown e Marvin Bracy. Ho un grande obiettivo: tornare a far sventolare la bandiera italiana il più in alto possibile alle Olimpiadi di Parigi». Decisione non facile, perché sottintende un cambio di vita radicale, anche per la moglie e i figli.

Alla fine però l’opzione straniera era più succulenta rispetto alla strada italiana, che lo avrebbe condotto a Padova da Marco Airale. Una scelta presa da Jacobs, ma condivisa con tutti gli attori istituzionali. «Ringrazio Fidal, Coni e Fiamme Oro per avermi dato piena fiducia. Cambiare a volte è necessario».

Anche se significa salutare il gruppo di professionisti che hanno condiviso col gardesano le due stagioni seguite al trionfo giapponese: «Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con me in questi anni contribuendo al raggiungimento di risultati eccezionali, in particolare coach Camossi. A Roma mi sono trovato benissimo. Adesso, mi impegnerò al massimo, come sempre, per tornare a dare agli italiani le emozioni che hanno vissuto a Tokyo».

Non è ancora chiaro se qualcuno del suo entourage tecnico lo seguirà anche negli Usa, mentre chi si è occupato finora della sua comunicazione continuerà a farlo.

Intervistato dal Giornale di Brescia qualche giorno fa, l’ex sprinter azzurro Simone Collio aveva elencato i pregi del campus di Jacksonville, quindi le strutture che potrà sfruttare Marcell Jacobs sono sicuramente di prim’ordine. Passare da Camossi a Reider significa legarsi a un tecnico di respiro internazionale, abituato a relazionarsi con sprinter di razza.

Con l’arrivo di Jacobs nel gruppo di Rana Reider – che l’anno scorso al Mondiale di Eugene era stato allontanato dalla polizia mentre intendeva entrare allo stadio, poiché coinvolto in un’indagine per una vicenda di molestie sessuali - ci saranno i campioni olimpici in carica di 100 (Jacobs) e 200 metri (De Grasse). L’ambiente ideale per tornare a sfrecciare. 

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