An Brescia: dall’obiettivo play off al sogno scudetto contro Recco

Si deve partire da un presupposto per pesare in modo adeguato quanto fatto quest’anno dall’ An Brescia: ad inizio stagione, con la squadra ringiovanita e inesperta, l’unico obiettivo pensabile era qualificarsi nelle prime quattro, per entrare nei play off e guadagnarsi un posto in Europa.
Per questo la finale scudetto, impreziosita martedì dalla vittoria di gara-1 contro la Pro Recco, è un risultato eccezionale per il gruppo bresciano. A rendersene conto tutti, soprattutto il patron Marco Bonometti presente a bordo vasca per il primo atto della serie contro i liguri, al fianco della sindaca Laura Castelletti e dell’assessore Alessandro Cantoni.
Soddisfazione
«Sono contento ci fosse anche la sindaca a dimostrazione dell’attenzione che dedica allo sport. Per noi è motivo di orgoglio, ma anche di responsabilità – commenta Bonometti –. Sono molto soddisfatto non solo della vittoria, ma anche perché il pubblico ha potuto vedere una squadra di alto livello. Questo gruppo, che ha fatto progressi enormi, ha tanta brescianità sia nei giocatori sia nel progetto: il lavoro fatto si è visto, i ragazzi si sono dimostrati un valore aggiunto e saranno importanti anche per la Nazionale. Al di là di come andrà questo play off, sono molto felice».
Una squadra costruita quasi da zero che ha trovato risposte positive soprattutto nei ruoli cardine: «Devo dire che la rivelazione più importante è stata quella del portiere – continua Bonometti –. Baggi Necchi non aveva mai giocato a questo livello e sta facendo una stagione ottima, sarà sicuramente il prossimo portiere della Nazionale. Quindi ancora una volta grande lavoro di coach Bovo e dello staff nell’individuare un talento e farlo fiorire. E non è la prima volta che capita: basta guardare il roster di Recco: molti giocatori sono sbocciati qui».

Per mantenere il livello alto, come ogni anno, però servirà investire ancora: «La prossima stagione vogliamo ripartire da questi giocatori – continua Bonometti – , ma ci saranno degli inserimenti di altissimo livello, perché per noi è importante che i nostri giovani possano avere come riferimento una prima squadra eccellente».
Detto questo, Brescia non ha ancora vinto nulla: venerdì a Sori alle 21.15 si giocherà gara-2 e battere Recco sarà ancora più difficile. Tanti giorni di attesa perché i liguri dovranno disputare la partita d’andata della finale di EuroCup contro il Radnicki questo sabato. Perché, vale sempre la pena ricordarlo, nessuno si deve dimenticare che Recco è stata ed è una delle squadre più forti d’Europa. Sicuramente non lo ha dimenticato l’An che sa bene quanto la strada verso lo scudetto sia ancora lunga. La differenza da inizio stagione è solo che ora, questa strada, è meno ripida.
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