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Albertini: «Ho vinto il 1000 Miglia sulla Pertiche, a casa mia»

Il pilota di Vestone è felice: «È stata una bella gara, eppure non pensavo di potermi ripetere»
Il valsabbino in azione sulla spettacolare Pertiche
Il valsabbino in azione sulla spettacolare Pertiche
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Il rally 1000 Miglia, sesto round del Cir, ha vissuto sulla bella sfida tra Andrea Crugnola ed il pilota valsabbino Stefano Albertini, navigato dall’inossidabile Danilo Fappani con il quale ha vinto tre 1000 Miglia, due dei quali valevoli per l’italiano Wrc. Secondo prima del riordino di metà giornata, Albertini ha operato il sorpasso decisivo vincendo la piesse Pertiche.

«Proprio la prova delle Pertiche è stata decisiva - commenta a freddo Alberitni -. Ho fatto la differenza sulla prova più lunga, come accaduto anche in altre gare. Sulle prove lunghe devo dire che riesco ad esprimermi meglio». Albertini come sempre è molto contenuto nel giudicare la gara, ma è evidente la felicità con cui racconta il «suo» 1000 Miglia, come le emozioni e la commozione: «Devo ringraziare i miei sponsor indistintamente, ma una menzione speciale va alla Valsir: senza il loro aiuto non sarei riuscito a partecipare».

Albertini era fermo da oltre quattro mesi, dopo l’uscita al Rally Targa Florio, e temeva il rientro, in un campionato di eccellenze. «Avevo dei dubbi sulla mia competitività dopo cosi tanto tempo senza salire in macchina. Nel campionato italiano, stare fermi a lungo vuol dire perdere riferimenti, meccanismi ed automatismi e riprenderli è sempre difficile. In gare corte come quelle attuali, con pochi chilometri di prove speciali, è necessario essere subito competitivi».

Che le cose potessero invece mettersi bene, Albertini l’ha capito dopo i test fatti mercoledì prima della gara, quando ha sentito che il feeling con la Skoda del team Munaretto non era venuto meno: «Ho sentito che mi veniva facile guidare. Poi nello shakedown ho visto che siamo stati subito veloci e con Danilo Fappani abbiamo capito che eravamo sulla giusta strada. Va detto però che i tempi dello shakedown sono sempre da prendere con le pinze, in quanto alcuni provano soluzioni diverse, oppure non tirano al massimo. Nella prova spettacolo siamo andati bene ed abbiamo capito che il passo gara poteva essere buono. Certo erano pochi chilometri, ma eravamo comunque fiduciosi».

La fiducia è diventata certezza all’inizio della seconda tappa, quando nella prima speciale, la Provaglio Vallesabbia, il pilota di Vestone ed il navigatore di Salò hanno siglato il miglior tempo. «Siamo partiti subito forte, sapevo che fanno così i migliori. A Moerna ho preso un secondo da Crugnola, ma poi sulla Pertiche ho fatto la differenza». A parte la conoscenza della prova, che si svolge sopra la casa di Albertini, un dato tecnico la dice lunga sulla capacità di gestione della gara da parte del duo bresciano: «Penso di aver gestito molto bene le gomme, sulla prova lunga 20 chilometri una gomma più fresca mi ha fatto fare la differenza. Nel secondo giro abbiamo fatto delle regolazioni agli ammortizzatori, in quanto la temperatura si era alzata ed avremmo trovato prove molto più gommate. Inoltre, non potendo fare dei tagli di curva per le caratteristiche delle nostre prove, sapevamo che sul percorso non avremmo trovato sporco». Albertini ha dato il massimo ed ha corso con grande cuore: «È un risultato che mi fa grande piacere e che ripaga la squadra, Danilo ed i tanti tifosi che abbiamo». Ed ora l’appuntamento è al «2 Valli», a Verona, in ottobre.

 

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