Vigile parcheggia nel posto disabili: si scusa e si «multa»

L’episodio è avvenuto a Bergamo, protagonista un vigile di Palazzolo: la foto ha scatenato commenti indignati sui social
L’auto parcheggiata in un posto riservato ai disabili - Foto Giovanni Manzoni
L’auto parcheggiata in un posto riservato ai disabili - Foto Giovanni Manzoni
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Parcheggiare nei posti dedicati ai disabili è un comportamento irrispettoso oltre che illecito. Se a commetterlo è un agente della Polizia locale in servizio, ciò risulta ancora più duro da digerire. È questo quanto è accaduto nel centro di Bergamo ad un vigile di Palazzolo che, tuttavia, si è scusato e si è «multato». 

La vicenda è cominciata quando lo scorso 24 gennaio Giovanni Manzoni, presidente dell’Anmic orobica (Associazione nazionale mutilati e Invalidi Civili) e membro del direttivo nazionale, ha notato in via dei Caniana (accanto alle facoltà economiche e giuridiche dell’ateneo bergamasco) un’auto della Polizia locale di Palazzolo parcheggiata in un posto per disabili. Indignato, ha scattato una foto e l’ha postata sul suo profilo Facebook. Inutile sottolineare l’ondata di commenti iperbolici che ciò ha scaturito. Qualcuno deve avere segnalato il post al comando palazzolese, dove l’agente responsabile di questo gesto ha fatto mea culpa e ha deciso di non restare indifferente. Ha preso un foglio di carta e ci ha stampato una lettera nella quale si è scusato per l’accaduto.

«Non ho parole per esprimere il mio rammarico - ha scritto il vigile -. Non era mia intenzione, ma purtroppo mi sono confuso con la segnaletica (in quel punto ci sono sia strisce gialle sia bianche che potrebbero aver indotto all’errore, Ndr). La prego di accettare le mie scuse sincere e di continuare a riporre fiducia nel nostro lavoro e nelle istituzioni».

In allegato, anche una nota del comandante palazzolese Claudio Modina nella quale si dice «sensibile alle problematiche dei disabili, coi quali opero come volontario da anni». Ma c’è di più, perché per dimostrare il proprio ravvedimento, l’agente ha deciso di elargire un contributo all’Anmic di cento euro, ossia la cifra corrispondente alla sanzione stradale. Dal canto suo, Manzoni ha tenuto aggiornato i suoi amici pubblicando su Facebook anche le scuse dell’operatore, aggiungendo che «sono state accettate con sincerità». Per quanto riguarda il contributo «verrà inserito nel fondo abbattimento delle barriere architettoniche. Questo episodio - ha proseguito - ha dato la possibilità di rinsaldare la collaborazione tra Anmic e forze dell’ordine».

 

 

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